Soldi finiti, straordinari "vietati": bufera sull'ordine del capo dei vigili

Mercoledì 5 Dicembre 2018 di Camilla De Mori
foto di repertorio
UDINE - Straordinari sotto le feste per i vigili urbani in servizio a Udine e nell'hinterland? Meglio di no, perché i soldi per quest'anno sono esauriti. A voler banalizzare, per tradurre dal linguaggio burocratico alla pratica quotidiana, sembra questo il senso della direttiva di servizio firmata il 30 novembre scorso dalla comandante della Polizia locale dell'Uti Friuli centrale Fanny Ercolanoni.

LA DIRETTIVA Nel testo, la comandante rileva che «tenuto conto dell'entità del fondo stanziato per l'anno 2018 per il lavoro straordinario» della Polizia locale dell'Uti «che ad oggi risulta esaurito», e «atteso che venga valutata la possibilità di un incremento, peraltro già richiesto, del fondo medesimo», «si richiama tutto il personale a contenere al massimo il ricorso al lavoro straordinario; gli ufficiali sono tenuti a sensibilizzare al riguardo il personale rispettivamente coordinato, curando il rispetto delle superiori disposizioni». Non solo, ma «qualsiasi segnalazione di lavoro straordinario pervenuta dalla data odierna non potrà essere richiesta a liquidazione ma esclusivamente a recupero». Apriti cielo. Beppino Michele Fabris, della Cisal Enti locali, ha scritto al segretario generale dell'Uti, ma anche al presidente, al sindaco di Udine e alla stessa comandante, per chiedere a gran voce «l'immediata revoca della direttiva», in quanto ritenuta «in palese contrasto» con il contratto. Le motivazioni sono squisitamente tecniche, ma Fabris spiega che «intanto con il contratto firmato ad ottobre tutte le indennità, compreso il fondo per il lavoro straordinario, entrano nel bilancio dell'ente, quindi il fondo storico serve solo per pagare le progressioni orizzontali e la produttività. Non esiste più un calcolo del fondo per lo straordinario. Trovo strano che finiscano i soldi a dicembre, quando è più necessario, sotto le feste». Quanto al recupero, per Fabris «intanto non sono gli agenti a dover chiedere di fare lo straordinario, ma dev'essere il datore di lavoro che li autorizza. E se non è il lavoratore a chiedere di recuperare le ore di straordinario stando a casa, l'Uti gliele devi pagare. Lo dice il contratto». Secondo il sindacalista, «se gli agenti che hanno lavorato in straordinario poi sono costretti a stare a casa per recuperare le ore perché non gliele possono pagare, questo rischia di tramutarsi in un disservizio, visto che già il Corpo è sotto organico. È un cane che si morde la coda». Inoltre la comandante «ha l'obbligo di incontrare i sindacati almeno due volte l'anno» proprio per parlare di straordinari «ma questo non è avvenuto». I lavoratori, assicura Fabris, «sono arrabbiati: alcuni agenti si sono lamentati perché ancora non hanno ricevuto il pagamento delle ore di straordinario fatte da tempo. Ricordo che chi le autorizza ne è responsabile anche economicamente: se non ci sono più soldi, il dirigente che le ha autorizzate paga di tasca sua - sostiene Fabris -. Lo dice la legge».
LE REAZIONIIl presidente dell'Uti, Gianluca Maiarelli, dice di aver visto la comunicazione e che «ne parleremo alla prima occasione». Chi si dice «sorpreso» è l'assessore udinese Alessandro Ciani. Anche perché, dice, il Comune ha invece molto apprezzato il piano appena varato (il 20 novembre) dalla stessa Ercolanoni, Centro storico vis urbis per potenziare i controlli con una «vigilanza dedicata» antifurbetti nelle vie e nelle piazze in cui il Municipio ha sospeso in via sperimentale la ztl (da Mercatovecchio a via Vittorio Veneto), soprattutto dalle 20 alle 24, grazie a 3.465 euro (tratti dai proventi delle multe) da destinare per «emolumenti aggiuntivi in favore del personale». «Ringrazio della tempestiva iniziativa Centro storico vis urbis la comandante - dice Ciani -. Il potenziamento dei controlli contro la sosta selvaggia è stata una richiesta precisa del sindaco e mi risulta che stia avvenendo con risultati importanti. Sorprende un po', quindi, che ci sia un problema legato agli straordinari. Mi risulta che faccia piacere agli stessi agenti fare questa azione di contrasto alla sosta selvaggia e ottenere una soddisfazione economica. Spero che la cosa si risolva. Contatterò a brevissimo Ercolanoni per avere dei ragguagli».

 
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