Black Lives Matter, quattrocento in piazza a Udine: sono i figli friulani degli immigrati in Italia

Mercoledì 10 Giugno 2020 di R. U.
Black Lives Matter, quattrocento in piazza a Udine: sono i figli friulani degli immigrati in Italia

UDINE Ispirati al movimento Black Lives Matter tornato alla ribalta dopo i fatti di Minneapolis, in quattrocento si sono ritrovati oggi pomeriggio, martedì 10 giugno, in piazza XX Settembre a Udine per la loro protesta ispirata al movimento afroamericano e in solidarietà per la morte di George Perry Floyd, parlando del paese dove sono nati e dove vivono: l'Italia e il Friuli.

 


 «Siamo un gruppo di ragazzi friulani di seconda generazione, provenienti da famiglie di origine africana - hanno spiegato gli organizzatori - e il nostro intento è, oltre alla massima solidarietà alla comunità nera statunitense, manifestare insieme per il persistente problema del razzismo in Italia, in Friuli, a Udine. Siamo poco rappresentati, coperti di insulti da moltissime campagne politiche. Siamo discriminati dal punto di vista lavorativo e scolastico, in cui siamo anche poco considerati. Uno dei nostri obiettivi è riuscire a cambiare questa situazione, per poter servire un domani l’Italia con il nostro lavoro e con tutti gli insegnamenti appresi in questo Paese, senza doverci trasferire altrove dopo aver terminato gli studi».


VOGLIA DI CITTADINANZA
«In Italia non è previsto lo Ius soli - incalzano - spesso pur essendo nati e cresciuti in Italia ci ritroviamo a non essere riconosciuti italiani; sarebbe bello essere più parte integrante di un Paese che consideriamo “il nostro” ed essere considerati assieme alla comunità italiana e non più come una comunità di stranieri a sé stante. Alcuni di noi vengono sfruttati e privati di ogni diritto, come i numerosissimi braccianti. Le nostre donne vengono direttamente etichettate come donne dai facili costumi solo perché provenienti dall’Africa. I nostri credo religiosi sono oggetto di paura, veniamo continuamente giudicati solo perché una minoranza commette crimini disumani, ma il fatto che loro lo facciano non ci rende tutti criminali».
 

Ultimo aggiornamento: 15:46 © RIPRODUZIONE RISERVATA
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