Diciottomila pronti a vaccinarsi in Curva Nord a Udine

Venerdì 23 Aprile 2021
La presentazione

Sarà la Curva Nord della Dacia Arena l’hub vaccinale per la somministrazione dedicata ai lavoratori delle aziende friulane con obiettivo mille vaccinazioni al giorno, non appena arriverà l’ok del governo con conseguente disponibilità di dosi. L’annuncio è stato dato ieri nella sede di Confindustria Udine a Palazzo Torriani, dalla presidente Anna Mareschi Danieli, affiancata dall’assessore regionale alla salute Riccardo Riccardi e dal direttore generale dell’Udinese Calcio Spa Franco Collavino con la società bianconera che si è messa a disposizione per vincere la sfida. “Finora – ha spiegato la presidente degli industriali friulani – sono 18 mila i lavoratori che hanno aderito in rappresentanza di 275 aziende, ma sono certa che i numeri possano raddoppiare. Ripeto: con l’hub della Dacia Arena puntiamo a sostenere fino a 1.000 vaccinazioni al giorno, per 6 giorni alla settimana, 9 ore di operatività giornaliera, 25 unità di personale coinvolto ogni giorno. In sintesi: un vaccino ogni 5 minuti». L’accordo è stato raggiunto con la collaborazione delle sigle sindacali di Cgil, Cisl e Uil, del comitato di Udine della Croce Rossa Italiana, dell’ordine degli Infermieri, dei medici del lavoro e dell’AsuFc. 
LE MODALITÀ
Le aziende, per il tramite dei Medici competenti o di altro personale sanitario, invieranno le anagrafiche dei propri lavoratori aderenti alla campagna alla Croce rossa via e-mail. In alternativa, il lavoratore potrà inviare tramite l’utilizzo di una App dedicata, sviluppata per questo specifico fine dal gruppo Asa per Confindustria Udine, il proprio consenso con l’anagrafica relativa. La Cri si occuperà dell’intera filiera di vaccinazione «In questa prima fase – ha chiarito Mareschi Danieli - l’accesso alla vaccinazione è rivolto ai soli lavoratori. Confindustria Udine resta disponibile, attraverso accordi specifici, ad ampliare il target identificato attraverso l’organizzazione descritta, qualora la Regione lo ritenesse opportuno».
PRIMI IN ITALIA
«Siamo contenti di questa bella sinergia che si è creata con Confindustria, che è iniziata poco più di un anno fa e si sta traducendo in iniziative concrete soprattutto verso il territorio», ha esordito Collavino. «Siamo contenti di fare la nostra parte, in prima linea in questa battaglia, e siamo felici di dare il nostro contributo all’organizzazione della campagna vaccinale aziendale a cui anche Udinese Calcio ha aderito e per essere portatrice di un messaggio positivo: la salute è un bene primario ed è importante che questo messaggio risuoni forte. Dobbiamo sempre ricordarlo, la Dacia Arena è stata pensata come una struttura multifunzionale, non soltanto per il calcio e il matchday ma come una struttura operativa sette giorni su sette, multifunzionale e a servizio per il territorio. Saremo i primi a mettere a disposizione gli spazi anche interni. Abbiamo pensato di mettere a disposizione la Curva Nord con gli ampi parcheggi esterni e l’area interna che permettono flessibilità nell’organizzazione di tutte le attività. C’è anche un piccolo sogno nel cassetto: organizzare queste attività anche all’esterno, sugli spalti. A mio avviso sarebbe un gesto bellissimo e significativo nell’ottica della riapertura degli stadi, che tutti ci auguriamo possa avvenire quanto prima».
LA REGIONE 
«Iniziative come quella presentata da Confindustria Udine sono preziose - ha commentato il vicegovernatore Riccardi - non solo perché l’accordo ha aperto la strada anche ad altre organizzazioni datoriali, ma perché alleggerisce il peso della sanità pubblica fortemente impegnata sul fronte vaccinale e ne accelera la campagna che già mostra numeri importanti».

Il vicegovernatore ha anticipato, poi, alcuni temi che potranno essere approfonditi lunedì prossimo con la visita di Figliuolo e Curcio tra Gemona e Palmanova. Quanto ai numeri aggiornati a giovedì, in Fvg il 24% delle persone è vaccinata, l’adesione è del 70% nelle categorie sulle quali si sono aperte le agende «dove scontiamo un rapporto inferiore rispetto al livello italiano - ha riferito -; di queste il 77% ha ricevuto la prima dose mentre le persone over 80 hanno raggiunto il 95% della copertura». Infine, Riccardi ha espresso preoccupazione sulla garanzia delle dosi per il richiamo e l’accantonamento delle tipologie vaccinali «se il flusso è garantito per Pfizer, per gli altri vaccini le condizioni sono diverse».

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