TARVISIO (Udine) - Fermato alla stazione ferroviaria con un documento che non gli permette di continuare il viaggio in treno con la moglie, un cittadino nigeriano si spoglia nudo e minaccia di buttarsi sotto il treno con il figlio piccolissimo. La situazione diventa molto pericolo: basta un attimo perché si consumi il dramma.
Siamo a Tarvisio Boscoverde ed è lunedì 11 dicembre quando gli agenti della polizia ferroviaria fermano una coppia di coniugi nigeriani che si trova a bordo di un treno fermo in stazione. Con loro ci sono anche i poliziotti austriaci. Uno dei due stranieri esibisce un documento che non si rivela idoneo per la circolazione in ambito Schengen.
L'uomo si mette di nuovo a gridare e minaccia tutti con il figlioletto di pochi mesi stretto tra le braccia. Sconvolti e spaventati i passeggeri e il personale ferroviario quando il nigeriano afferra una barra di metallo e minaccia di pure di spaccare i vetri della stazione.
Poi si scaglia contro gli agenti della polfer che a quel punto non possono che ammanettarlo, per evitare che ferisca sé stesso, il bimbo, e le altre persone presenti in stazione. Pur arrestato per resistenza a pubblico ufficiale e portato lontano dai binari, l’uomo, improvvisamente, senza motivo, esce ancora di senno: strattona e tira calci alla polizia. Nella colluttazione due agenti restano feriti: l'uomo di ha morsi e graffiati. Ma il neonato è salvo.
Sono attivi alcuni numeri verdi a cui chiunque può rivolgersi per avere supporto e aiuto psicologico:
Telefono Amico 199.284.284
Telefono Azzurro 1.96.96
Progetto InOltre 800.334.343
De Leo Fund 800.168.768
© RIPRODUZIONE RISERVATA Siamo a Tarvisio Boscoverde ed è lunedì 11 dicembre quando gli agenti della polizia ferroviaria fermano una coppia di coniugi nigeriani che si trova a bordo di un treno fermo in stazione. Con loro ci sono anche i poliziotti austriaci. Uno dei due stranieri esibisce un documento che non si rivela idoneo per la circolazione in ambito Schengen.
L'uomo si mette di nuovo a gridare e minaccia tutti con il figlioletto di pochi mesi stretto tra le braccia. Sconvolti e spaventati i passeggeri e il personale ferroviario quando il nigeriano afferra una barra di metallo e minaccia di pure di spaccare i vetri della stazione.
Poi si scaglia contro gli agenti della polfer che a quel punto non possono che ammanettarlo, per evitare che ferisca sé stesso, il bimbo, e le altre persone presenti in stazione. Pur arrestato per resistenza a pubblico ufficiale e portato lontano dai binari, l’uomo, improvvisamente, senza motivo, esce ancora di senno: strattona e tira calci alla polizia. Nella colluttazione due agenti restano feriti: l'uomo di ha morsi e graffiati. Ma il neonato è salvo.
Sono attivi alcuni numeri verdi a cui chiunque può rivolgersi per avere supporto e aiuto psicologico:
Telefono Amico 199.284.284
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