Sequestrate dai carabinieri 553 opere d'arte e denunciate 50 persone in Friuli Vg e Trentino Aldo Adige nel 2020

Venerdì 7 Maggio 2021
Carabinieri del Nucleo Tpc

UDINE - È di 50 persone denunciate e 553 reperti sequestrati, per un valore complessivo di quasi 700 mila euro, principalmente relativi ad opere d'arte false tolte dal mercato, il bilancio dell'attività operativa 2020 dei carabinieri del Nucleo tutela patrimonio culturale di Udine, operativo in Friuli Venezia Giulia e Trentino Alto Adige.

L'attività ha registrato anche un generale incremento con l'esecuzione di 14 sopralluoghi per l'accertamento dello stato di sicurezza di musei, biblioteche ed archivi, 56 controlli ad aree archeologiche marine e terrestri (+9,8%), siti Unesco in primis, 304 verifiche in aree con vincoli paesaggistici e monumentali (+230%). In leggero calo i controlli ad esercizi antiquariali e commerciali effettuati soltanto online (139 pari al -10,9%) e a mercati e fiere antiquariali, quasi del tutto annullate o rinviate (34 pari -30,6%), a causa delle chiusure forzate per l'emergenza Covid.

Tra i reperti, sequestrati nel corso di 26 perquisizioni locali (+73%), si contano 243 beni antiquariali, archivistici e librari e 310 archeologici (+208%). I falsi sequestrati sono stati 23 (+27%), quasi tutti riguardanti l'arte pittorica contemporanea. L'azione di contenimento dei reati commessi in danno del patrimonio culturale ha consentito di limitare i furti relativi allo specifico settore che ammontano a 5 in Friuli Venezia Giulia (-29%) e due in Trentino Alto Adige (-83%). I reati commessi in danno del paesaggio sono stati 2 (-66%), di limitata entità e repressi. I carabinieri del Nucleo Tpc di Udine hanno restituito ai proprietari beni sequestrati nell'ambito di indagini chiuse con esito favorevole dei procedimenti penali. Tra questi un bronzetto del II secolo a.C. riportato al Museo Nazionale Etrusco di Chiuso (Siena), un dipinto del maestro Giulio Carpioni restituito all'Accademia di Belle Arti di Napoli e una statua mesopotamica del IV secolo a.C. resa all'ambasciata della Repubblica dell'Iraq a Roma.

Ultimo aggiornamento: 13:50 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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