PALUZZA - Approvato nei giorni scorsi il bilancio d'esercizio 2022 della Secab, la storica e pluricentenaria cooperativa elettrica dell'alta Valle del But.
DISINTERESSE
«Ricordiamoci che la Secab è degli oltre 2500 soci e pertanto non possiamo e non dobbiamo lasciare che un consiglio di amministrazione abbia la facoltà di fare ciò che vuole, senza un confronto. Già negli ultimi anni aggiunge ancora Boschetti - si era assistito a un mancato interesse verso l'assemblea, con la partecipazione che di anno in anno andava progressivamente calando. È strano dal mio punto di vista che non ci sia interesse verso questa cooperativa così importante per la nostra zona. Per questo motivo, credo che tutti noi, presidente e consiglio di amministrazione compresi, dobbiamo riflettere su come riportare i soci al centro della cooperativa. Probabilmente qualcosa va cambiato e in seno all'assemblea il mio intervento è stato proprio su questo. Già in tempi non sospetti il sottoscritto e i soci Beppino Di Centa e Stefano Di Bello, avevamo proposto all'attuale presidente della cooperativa una serie di riflessioni».
LA PROPOSTA
«Ad esempio il rinnovo delle cariche: perché non adoperare il metodo dei consigli comunali? Ovvero presentazione di liste con massimo nove candidati, garantendo in lista la rappresentanza di genere e che gli stessi restino in carica per la durata prevista dal codice civile o come l'assemblea dei soci decida, magari con indicato già il candidato presidente che così viene eletto di soci, garantendo in tal maniera una maggioranza stabile (cosa che oggi non succede cambiando tre membri ogni anno) e se presente una minoranza non superiore a 2 componenti - conclude Boschetti - Proposta che non ci risulta sia stata nemmeno presa in considerazione dal presidente Pittino, con la scusa che all'interno di Secab non è giusto parlare di "maggioranza" e "minoranza". Ma mi pare che lo stesso presidente oggi come oggi sia sorretto da una maggioranza in seno al CdA ed esista anche qualche consigliere che la pensa in maniera diversa da lui. Questo voleva essere forse, un punto di partenza per un dialogo da farsi in seno alla cooperativa e soprattutto in seno ad una assemblea societaria. Perché questa cooperativa mi risulta essere ancora dei soci».
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