Covid. La lettera della dirigente alle famiglie degli studenti

Venerdì 23 Ottobre 2020 di Alessia Pilotto
La scuola media Pacifico Valussi a Udine

Malattie, quarantene, isolamento fiduciario dei docenti, lavoratori in  condizione di fragilità e pertanto assenti dal servizio fino al termine dell’emergenza (al momento fino al 31 gennaio 2021), difficoltà a trovare i supplenti da graduatorie e messe a disposizione.

A Udine la dirigente scolastica dell'Istituto Comprensivo 2 Maria Elisabetta Giannuzzi è stata costretta ad avvisare le famiglie dei quasi mille ragazzi che lo frequentano, : se non si riescono a coprire le assenze, è possibile che l'orario venga ridotto o che sia sospesa la didattica in presenza.

Una decisione presa con il consiglio d'istituto e inviata ai genitori delle scuole dell'infanzia Pick, Laipacco, Sorelle Agazzi, delle scuole primarie Luigi Garzoni-Montessori, Garzono-Via Ronchi, Silvio Pellico-Sant'Osvaldo e Pietro Zorutti-Via XXX Ottobre, oltre che della scuola secondaria di primo grado Pacifico Valussi. 

«Qualora non sia possibile coprire le assenze ricorrendo all’organico dell’autonomia - si legge nella circolare del 17 ottobre scorso firmata dalla dirigente scolastica dell'istituto comprensivo udinese -  e qualora, pur ricercando un supplente, non si riesca a reperirlo, si procederà in tal modo: 1. prioritariamente si opterà per una riduzione del tempo scuola per il tempo necessario (uscite anticipate o orario antimeridiano); 2. in via eccezionale, laddove, esperite tutte le vie possibili, le assenze di docenti/ata siano tali da non garantire il servizio in sicurezza e la vigilanza, si dovrà sospendere l’attività didattica in presenza. 

RISCHIO CONCRETO

«Fino a mercoledì 21 ottobre, gli assenti dell'organico erano sei – spiega la dirigente Maria Elisabetta Giannuzzi - ma la situazione evolve di giorno in giorno. Il problema è la carenza di docenti preparati: le graduatorie della scuola dell'infanzia e delle primarie sono esaurite, così come buona parte di quelle per le medie. Un problema atavico che però il Covid ha amplificato perché ci sono molti più assenti: insegnanti in quarantena, altri in isolamento fiduciario, altri ancora che con il raffreddore o la febbre sopra i 37.5 vengono mandati dal medico a fare i tamponi e per i risultati si attendono alle volte anche sette giorni. C'è molta più prudenza, com'è giusto, ma sono tutti fattori che contribuiscono a creare una situazione d'emergenza. Non è facile sostituire una persona per tre o quattro giorni e molti docenti che accettavano supplenze da fuori regione, quest'anno non lo fanno. Abbiamo il budget per assumere organico Covid – continua la dirigente scolastica -, e lo stiamo convocando. All'inizio, però, non accettavano perché, in caso di lockdown, avrebbero subito il licenziamento; ora, invece, un emendamento prevede che restino in servizio e stiamo procedendo, ma abbiamo bisogno di persone che abbiano la preparazione adeguata. Per fortuna, per le primarie abbiamo potuto assumere universitari perché altrimenti il sistema sarebbe già saltato».

LE SOLUZIONI TAMPONE

In mezzo a tutte queste difficoltà, la scuola sta facendo di tutto per garantire il servizio al meglio possibile: «Prima tentiamo la rimodulazione degli orari e chiamiamo personale da altri plessi – rassicura Giannuzzi –. Stiamo facendo i salti mortali: i docenti fanno molte ore in più, si impegnano al massimo, si sentono in colpa quando sono costretti in malattia. Anche se forse non tutti ci fanno caso, dimostrano davvero un grande senso di responsabilità: l'altro giorno, ad esempio, una docente che ho contattato la sera alle ore 23 perché coprisse un buco alle otto della mattina dopo, ha dato subito la sua disponibilità. La riduzione oraria, che adottiamo in accordo col Consiglio di Istituto, è la soluzione estrema – conclude la dirigente -: speriamo non sia necessaria e, comunque, cercheremo di programmarla settimanalmente. Ma se mi dovessero mancare dieci o dodici persone, come posso garantire il servizio in sicurezza?».

IL COMUNE DI UDINE

 Alla dottoressa Giannuzzi, è arrivato anche un messaggio da Palazzo D'Aronco: «Voglio esprimere la mia solidarietà alla dirigente scolastica – ha detto l'assessore all’istruzione Elisa Asia Battaglia -. La mancanza di personale è imputabile solo al Governo in carica che invece di garantire il diritto allo studio dei nostri ragazzi attraverso una gestione delle graduatorie e delle assenze del personale, ha preferito impegnare le sua già scarse capacità di pianificazione nell’acquisto dei banchi con le rotelle, dimostrando tutta la sua inadeguatezza. Questa situazione si ripercuote sui ragazzi, sulle famiglie e sulla possibilità da parte del Comune di attivare servizi fondamentali come mensa e doposcuola. Ciò è già avvenuto con la riduzione dell’orario alla Garzoni Montessori e potrebbe verificarsi in altri istituti. Rivolgo un appello al Governo perché sblocchi questa drammatica situazione».

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