Russi e ucraini negli equipaggi: «C'è tensione, basta un niente e si accende la miccia»

Martedì 12 Aprile 2022 di Marco Agrusti
Nave mercantile (foto di archivio)

SAN GIORGIO DI NOGARO (UDINE) - Sottocoperta, basta una scintilla.

Una parola fuori posto, una provocazione. E basta così poco già tra connazionali, tra persone con le stesse idee. Solamente che in questo caso le cose sono tremendamente più complicate, perché la storia che arriva da San Giorgio di Nogaro (provincia di Udine) parla di due navi in cui convivono - per mesi - equipaggi misti russi e ucraini. O ancora di una ciurma tutta ucraina guidata da un comandante russo.

CONVIVENZA
A San Giorgio di Nogaro, sull'estuario dell'Aussa-Corno, attraccano navi mercantili. È uno dei poli merci che compone il porto di Trieste. Alla banchina, la Monte Rosa A, battente bandiera Moldova. Comandante bulgaro, equipaggio fatto da ucraini e russi. «Una linea sottile di equilibrio. Basta un momento di crisi, di stanchezza, e si accende la miccia». Le parole sono quelle di Monica Garzitto, operatrice Caritas che è salita a bordo per consegnare generi alimentari e schede telefoniche italiane. Tredici ragazzi lavorano sottocoperta sulla Monte Rosa A. Russi e ucraini assieme, gomito a gomito, gli spazi stretti di una nave mercantile. La tensione e la guerra che arriva sotto forma di notizie. «Ci sono quelle che i membri russi dell'equipaggio ricevono dalle loro fonti, e quelle frammentarie che arrivano agli ucraini. Ovviamente sono diverse, il clima è tesissimo. C'è poca voglia di parlare - spiega la volontaria -. Gli ucraini non riescono a chiamare a casa, alcuni di loro non sanno nemmeno più se ce l'hanno, una casa. Le notizie arrivano a pezzi. C'è chi ha saputo che la propria famiglia non si trova più in Ucraina, ma in Polonia o in Romania. E non sa dove tornerà quando sarà finito il contratto di lavoro a bordo della nave mercantile. Ci hanno raccontato che tra di loro c'è tensione, si scambiano poche parole quando sono in mensa. Sanno che l'equilibrio sta su un filo molto sottile che è pronto a spezzarsi». La nave è già ripartita alla volta dell'Irlanda. Poi tornerà nel Mediterraneo. Ci vorranno ancora diverse settimane prima di poter far sbarcare l'equipaggio. «L'equilibrio fragile - prosegue sempre la volontaria - regge proprio per questo. Nessuno vuole perdere il lavoro». Ma le parole sono al minimo sindacale. «Abbiamo visto sguardi glaciali, impauriti».

LA SOLIDARIETÀ
La seconda nave visitata dalla Caritas a San Giorgio di Nogaro è la Mohican, bandiera di Malta, con equipaggio ucraino, 14 persone, e comandante russo. In questo caso però la storia cambia e diventa un manifesto della distensione possibile. «Il comandante - ha raccontato la volontaria della Caritas - si è mostrato molto solidale nei confronti del suo equipaggio, composto solo da cittadini ucraini. Ci ha detto che la guerra non l'ha voluta lui, e nemmeno i suoi uomini. Ha parlato di ragazzi meravigliosi riferendosi ai suoi sottoposti Ha mostrato di capire quanto sia difficile per il suo equipaggio essere concentrato sul lavoro. Una vita durissima, soprattutto lontano dai porti dove non c'è la possibilità di una connessione per poter chiamare le proprie famiglie, restando giorni al largo senza notizie, stretti in una quotidianità fatta sempre delle stesse cose, degli stessi posti e del mare che ti fa da orizzonte, pregando di poter sentire i cari in Ucraina».

L'INIZIATIVA
Il Centro Stella Maris di San Giorgio effettua visite a bordo delle navi commerciali per conoscere, incontrare e fornire informazioni agli equipaggi, costituiti da personale extracomunitario, proveniente soprattutto dall'Asia (Filippine, Bangladesh, India) e dall'Europa dell'Est (Ucraina, Romania, Bulgaria). Nell'ottica di una sensibilizzazione sui problemi della gente del mare, ieri pomeriggio alcune classi del liceo classico Stellini di Udine hanno visitato Porto Nogaro e il Centro Stella Maris accompagnati dagli operatori della Caritas diocesana di Udine. I ragazzi hanno consegnato doni pasquali all'equipaggio azero di un cargo.

 

Ultimo aggiornamento: 16:59 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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