Vuole fare l'esame di italiano per l'amico: profugo nei guai per truffa

Lunedì 12 Giugno 2017 di Paola Treppo
Vuole fare l'esame di italiano per l'amico: profugo nei guai per truffa
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UDINE - Vuole fare l'esame di italiano al posto dell'amico e il profugo finisce nei guai per truffa. Il richiedente asilo e l'amico sono stati denunciati infatti dalla polizia della Questura di Udine per truffa ai danni dello Stato. Era sabato 10 giugno quando, in mattinata, alla scuola Valussi di Udine, in via Petrarca, si presenta un uomo per fare un esame di quelli che certificano la conoscenza della lingua italiana per stranieri

L'uomo mostra i suoi documenti e la lettera di convocazione ma un membro della commissione si insospettisce: la foto del documento, infatti, non è affatto somigliante alla persona che vede davanti a sé. Chi si è presentato a fare l'esame, insomma, è evidentemente un altro uomo. A quel punto viene chiamata la polizia.

Di fronte agli agenti, il profugo, un giovane di 25 anni, ammette candidamente di non essere la persona che era stata convocata per l'esame. Dice di essere andato a fare l'esame al posto del suo coinquilino, un nigeriano di 34 anni. Perché, pur essendo richiedente asilo, l'italiano lo sa meglio del nigeriano. Così finisce il concorso, per entrambi, che vengono identificati e denunciati per truffa ai danni dello Stato; viene sequestrata la documentazione presentata e la convocazione. Ma perché fare una cosa del genere? Perché se si supera, l'esame di italiano per stranieri consente di ottenere una carta di soggiorno a tempo interminato
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