Precipita in forra, muore a 37 anni:
molto difficile il recupero della salma

Martedì 9 Agosto 2016 di Paola Treppo
Il campo base a Tigo
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VAL RESIA (Udine) - Sono ripartite all'alba, alle 6 di oggi, martedì 9 agosto, le operazioni di recupero della salma di Golob Blaz, 37enne sloveno di Idrija che ieri pomeriggio è morto sulle alture della Val Resia mentre stava facendo canyoning con la sua fidanzata. L'operazione è stata molto complessa, il corpo è stato ricomposto all'ospedale di Tolmezzo. La ragazza, sempre slovena, 28 anni, K.L le sue iniziali, lo ha visto precipitare nell'acqua con una gamba legata a una corda e, sconvolta, ha camminato per due ore, in una zona molto impervia, per riuscire a dare l'allarme, in un punto in cui c'era copertura della rete di telefonia mobile. 

Sul posto, ieri, sono accorsi, con un campo base allestito a Tigo, vicino a San Giorgio di Resia, i volontari del soccorso del Cnsas di Moggio e di Cave del Predil, i militari della Guardia di finanza del Sagf di Tolmezzo, i carabinieri della stazione di Moggio e della Compagnia di Tarvisio, comandata dal capitano Massimo Soggiu, un elicottero della Protezione civile del Fvg e l'equipe medica del 118 con l'elicottero decollato dalla Centrale operativa di Udine. Il corpo del 37enne è stato individuato proprio dall'alto, ed è stato recuperato dalla forra verso le 21.45 di ieri. Ma è stato impossibile portarlo a valle nella serata perchè troppo buio e pericoloso. 
 

 


Oggi i soccorritori hanno raggiunto l'area della disgrazia alle prime luci e hanno trasportato il corpo, non senza difficoltà.
La salma sarà poi composta a disposizione dell'autorità giudiziaria. 

Ultimo aggiornamento: 13:02 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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