Sversamento di idrocarburi: caccia alla nave che ha causato il danno

Sabato 9 Giugno 2018 di Paola Treppo
Il mezzo antinquinamento Spica pulisce la macchia oleosa a Porto Nogaro

SAN GIORGIO DI NOGARO (Udine) - Grazie al tempestivo intervento della Capitaneria di porto di Porto Nogaro insieme al Comune di San Giorgio di Nogaro e al coordinatore della Protezione civile sangiorgina, è stato scongiurato quello che potrebbe essere risultato un significativo inquinamento ambientale nelle acque del bacino di Porto Margreth e nei bacini adiacenti presenti lungo il fiume Corno, a seguito dello sversamento di presunti idrocarburi esausti rilevato nella mattinata di giovedì 7 giugno scorso.

Il rimorchiatore Spica
Dopo il primissimo tempestivo intervento contenitivo delle macchie oleose realizzato con il posizionamento di specifico materiale assorbente, i “salsicciotti” e fogli assorbenti, resi disponibili dalla protezione civile tramite il Comune, nella giornata di ieri, venerdì 8 giugno, la Capitaneria di porto di Porto Nogaro, tramite il Compartimento marittimo di Monfalcone, ha fatto intervenire sul posto il rimorchiatore Spica, proveniente da Trieste, mezzo navale specificamente attrezzato per la lotta all’inquinamento in mare.

Il passaggio finale con gli skimmer
Dopo aver raccolto le panne assorbenti già posizionate e giunte ormai all'esaurimento della loro funzione, il rimorchiatore Spica ha riposizionato, nei due punti in cui risultavano ancora presenti delle ridotte macchie oleose e iridescenze, vicino alle banchine di Porto Margreth, ulteriore materiale assorbente. Successivamente ha proceduto a effettuare dei passaggi negli specchi acquei del bacino di Porto Margreth interessati con degli “skimmer”, mezzi di aspirazione, raccolta e separazione dell’acqua dal materiale oleoso, per completare le operazioni di pulizia.

L'unità costiera del Consorzio Castalia
Il rimorchiatore Spica fa parte della flotta di unità costiere che il Consorzio Castalia ha messo a disposizione nell’ambito della Convenzione sottoscritta con il Ministero dell’Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare per le attività di difesa del mare ed antinquinamento marino, la cui attivazione e richiesta avviene direttamente da parte dell’Autorità Marittima competente, previa autorizzazione ministeriale.

Il monitoraggio continua
Le operazioni di pulizia si sono concluse nella serata di venerdì anche se, a scopo precauzionale è stato lasciato posizionato il materiale assorbente vicino alla banchina di Porto Margreth, per prevenire diffusioni in bacino di eventuali ulteriori residui oleosi, che saranno comunque monitorati.

Caccia alla nave responsabile dello sversamento
Per tutta la giornata di giovedì 7 e venerdì 8 giugno il personale della Capitaneria di porto di Porto Nogaro, coadiuvato dal personale ispettivo della Capitaneria di Monfalcone, insieme al personale tecnico dell’Arpa di Udine, ha controllato nel dettaglio le navi presenti in porto al momento dell’evento; tutte risultano estranee allo sversamento. Per individuare i responsabili saranno fondamentali agli esiti delle analisi dei campioni prelevati sia negli specchi acquei che a bordo delle navi controllate.

Serve più attenzione per il porto canale 
Quanto è successo ha evidenziato la necessità, già rilevata negli anni passati, di definire e prevedere per Porto Margreth delle risorse idonee e delle procedure di gestione di emergenze ambientali derivanti da potenziali inquinamenti in porto, coinvolgendo anche i soggetti deputati alla gestione dell’infrastruttura portuale.
 

 

Ultimo aggiornamento: 16:22 © RIPRODUZIONE RISERVATA

PIEMME

CONCESSIONARIA DI PUBBLICITÁ

www.piemmemedia.it
Per la pubblicità su questo sito, contattaci