Pronto intervento sulle 24 ore, il salasso corre su internet

Domenica 13 Giugno 2021 di Camilla De Mori
Pronto intervento sulle 24 ore, il salasso corre su internet

UDINE -  Quasi tremila euro spesi per riparare il basculante motorizzato del garage, per ritrovarsi con un portellone ancora difettoso e la prospettiva di doverci spendere su altri mille euro per metterci una pezza. È solo uno dei casi arrivati sul tavolo di Federconsumatori Udine. Letizia D’Aronco ne ha contati almeno una cinquantina, quasi tutti in provincia, tutti accomunati dal combinato disposto di un’urgenza per un piccolo o grande problema in casa, l’artigiano di fiducia non disponibile e il pronto intervento scovato on line per un tecnico reperibile sulle 24 ore, che prometteva meraviglie e invece ha portato i consumatori solo a pagare cifre esorbitanti «a fronte di minimi o, talvolta, inesistenti interventi tecnici».


LA VICENDA
Esemplare il caso accaduto alla figlia di Valter Pettorosso, di Udine. «Una bastonata», la definisce lui, che ha voluto aiutare la figlia. «Il basculante motorizzato del suo garage si è rotto circa un mese fa.

Ho cercato un amico elettricista, che non poteva. A sua volta ha chiamato un collega, anche lui non disponibile. Poi l’amico dell’amico. Ma niente da fare. Alla fine ho cercato su internet “basculante motorizzato riparazioni Udine” ed è uscito un sito con l’immagine di un operaio con il furgoncino. Ho chiamato ed è arrivato un signore che si è presentato come rappresentante di zona. Ha fatto le foto e mi ha detto: “Le mandiamo la squadra. Sono 600 euro di acconto”. Aveva il terminalino portatile del Pos. Ho pensato fosse una cifra esagerata, ma aveva una bella parlantina. Poi ci siamo resi conto che ci ha fatto firmare una carta senza rilasciarci la copia».


LA SQUADRA
«Dopo qualche giorno - prosegue il racconto Pettorosso - ci dicono che è arrivato il materiale. Un tecnico porta via dei pezzi, anche il motore. Manco a dirlo, ci dice che bisogna cambiare tutto. Poi ci richiama: “Se ci salda il lavoro, veniamo a concludere: sono 2.170 euro meno l’acconto versato, bonifico anticipato”». Una mazzata. «Con il basculante motorizzato c’era la possibilità della detrazione fiscale. Così ho fatto il bonifico parlante per l’intera cifra dei 2.170 euro, per la detrazione, con la convinzione che mi avrebbero restituito l’anticipo». Ma, alla fine, «l’acconto non me l’hanno restituito. E i lavori che hanno fatto nel garage di mia figlia erano da mettersi le mani nei capelli, come ho scoperto a cose fatte. Il basculante si apre a metà e quando si chiude l’ultimo tratto va in caduta libera. Poi, non resta neanche chiuso». Morale della favola: «Ho speso 2.170 euro, più i seicento di acconto per avere un basculante che non funziona. Lo ho fatto vedere da un’altra ditta che mi ha fatto un preventivo da mille euro per sistemarlo. Quasi quasi ci compravo un box nuovo...», mastica amaro con una battuta.


SEGNALAZIONI
Pettorosso riferisce di aver provato più volte a contattare la ditta. «Si sono resi irreperibili - sostiene i -. Prima, ho contattato questo responsabile, che mi ha assicurato che avrebbero provveduto. Ma non si sono fatti vivi. Poi non ha più risposto e ora parte sempre la segreteria. Ho chiamato anche la sede in Emilia Romagna ma senza risultato». Dopo la disavventura Pettorosso sul web ha «scoperto un sacco di recensioni negative di questa multiservizi. Così ho capito dove sono caduto». Da qui la decisione di rivolgersi a Federconsumatori. L’associazione ha provveduto a fare una visura camerale «e risulta una ditta individuale tra l’altro con come attività prevalente “attività non specializzate di lavori edili”. Quindi mandano muratori a fare lavori di idraulica o per guasti elettrici», rileva D’Aronco. Il caso è stato dato in mano all’avvocato Sabrina Colle, per conto di Federconsumatori. «Stiamo valutando - spiega Colle - se fare una causa civile avanti al giudice di pace. Ci sono tutti i presupposti». Questo non è l’unico caso finito sul tavolo dell’avvocato. «Per Federconsumatori mi sono occupata di altre due vicende che riguardano persone anziane. In un caso per un manicotto di una caldaia, le hanno fatto pagare subito 1.800 euro con la macchinetta Pos che avevano con loro. In un altro, per un problema all’impianto elettrico, la signora ha pagato circa 2mila euro e non ha risolto. Questi tecnici si approfittano dello stato di necessità». Federconsumatori Fvg invita a fare attenzione ai pronto intervento trovati on line. «Il consiglio è di farsi sempre rilasciare la fattura su carta intestata della società, fattura che deve necessariamente riportare in maniera dettagliata gli interventi effettuati e i relativi costi. In ogni caso, se viene chiesta una cifra eccessivamente elevata posticipare il pagamento di modo da effettuare con calma le valutazioni».

Ultimo aggiornamento: 15 Giugno, 06:56 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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