​Il vaso liturgico restituito quasi mezzo secolo dopo

Giovedì 11 Aprile 2019
Il vaso liturgico restituito quasi mezzo secolo dopo
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PREMARIACCO (UDINE) - I Carabinieri del Comando Tutela Patrimonio Culturale restituiscono alla Parrocchia di San Silvestro Papa una pisside rubata nel 1971. Il 14 aprile, alle 10.45, nella chiesa di Premariacco alla presenza del sindaco Roberto Trentin, il maggiore Lorenzo Pella, comandante del Nucleo Carabinieri Tutela patrimonio culturale di Udine, al termine della messa restituirà al parroco, monsignor Pietro Moratto una pisside sottratta da quella chiesa il 1° giugno 1971. L'oggetto sacro era entrato a far parte del patrimonio della Parrocchia nel 1960, a seguito del lascito di una somma di denaro, da parte di una benefattrice del luogo che aveva consentito l'acquisto della pisside alla Scuola Beato Angelico di Milano. Il vaso sacro in forma di coppa in argento dorato, realizzato in rame tornito a mano, del valore di 5mila euro, è stato individuato e sequestrato d'iniziativa dai Carabinieri Tpc di Udine nel corso di una perquisizione domiciliare disposta dalla Procura nell'abitazione di un ricettatore udinese che aveva posto in vendita on-line alcuni oggetti di interesse storico-artistico. Lo speciale reparto dell'Arma è stato supportato nelle attività dai militari della stazione di Premariacco nonché dall'Ufficio diocesano per i beni culturali ecclesiastici della Curia udines. Nella medesima circostanza i militari operanti hanno anche sequestrato due sedie di legno intarsiato di evidente pregevole fattura. I successivi accertamenti hanno consentito di verificarne il periodo di realizzazione (XVIII secolo), apprezzarne le ricche intagliature in piuma di noce e quantificarne il valore in circa 3mila euro. Grazie ai riscontri con le foto contenute nella banca dati dei beni culturali illecitamente sottratti, ne è stata accertata anche la provenienza. Appartengono al Castello di Saciletto di Ruda, allora dimora dei marchesi d'Angieri Pilo di Boyl di Putifigari - famiglia di nobili origini i cui discendenti risiedono oggi a Firenze - da dove, nel dicembre del 1977, erano state rubate. Le sedie saranno a breve riconsegnate agli eredi.
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