Poliziotto investito e ucciso. «Se lo tenevi in ufficio borbottava: Maurizio era della vecchia scuola, voleva stare sulla strada»

Domenica 12 Dicembre 2021 di Camilla De Mori
Maurizio Tuscano, il poliziotto investito e ucciso sulla A23

UDINE - Una ciotola di fiori deposta sul luogo dell'incidente, con i vertici della Polizia stradale schierati e il parroco di Tricesimo a dare la benedizione. E l'incontro con la famiglia di Maurizio Tuscano, morto a 58 anni, investito in autostrada al termine dei rilievi di un incidente.

Così ieri il Corpo ha voluto rendere omaggio all'assistente capo coordinatore di Moggio. Alessandro De Ruosi, comandante della Polizia stradale di Udine ha accompagnato il direttore nazionale della Polizia stradale, Paolo Maria Pomponio, a incontrare la moglie e il figlio di Tuscano, che hanno ringraziato, con commozione. Il direttore nazionale ha voluto incontrarli personalmente, per portare loro il saluto del Ministro dell'Interno e della Polizia di Stato per conto del Capo della Polizia. Alla commemorazione sul luogo dell'investimento, oltre allo stesso De Ruosi e a Pomponio, c'era anche il capo compartimento della Polizia stradale regionale Mauro Fabozzi.

IL COMANDANTE

De Ruosi, alla guida della Polstrada udinese da quasi due anni, conserva un buon ricordo di Tuscano: «Anche per le sue fattezze, trasmetteva la sensazione di essere una persona perbene. Un atteggiamento che corrispondeva anche alla sua natura. Era una persona molto positiva, molto appassionata del suo lavoro. Faceva Polizia stradale dal 94, ormai era a un passo dalla pensione: avrebbe potuto andare via anche prima di due anni se avesse voluto. Invece, non voleva mai fare un giorno in ufficio. Quando lo tenevi in ufficio, borbottava. Lo hanno ricordato anche i suoi familiari. Era uno di quelli della vecchia scuola. Amava proprio la strada».

I COLLEGHI

«Sempre con il sorriso, anche nei momenti più difficili». Così i colleghi ricordano Maurizio Tuscano Questa è l'immagine che porta con sé Olivo Comelli (Sap): «Maurizio era un nostro iscritto. Molto solare, un gran lavoratore, Ho anche fatto il servizio con lui a Tarvisio, alla Polizia di Frontiera negli anni Novanta. Oggi è stata una giornata tremenda». Anche Nicola Tioni, segretario provinciale del Sap, aveva conosciuto Tuscano: «Una bravissima persona, un collega sempre presente. Gli mancavano due anni alla pensione. Non ci sono parole. Lascerà un grande vuoto». Cinzia D'Orlando, segretario provinciale Fsp Udine, lo ricorda come «un poliziotto molto esperto»


LA POLITICA

Anche il presidente del consiglio regionale Piero Mauro Zanin ha voluto esprimere la profonda tristezza per «una morte tragica che, ancora una volta, va a colpire chi svolge il proprio dovere con passione, dedizione e professionalità per garantire protezione e sicurezza a tutti i cittadini. Il Consiglio regionale è vicino alla famiglia e all'intero corpo di Polizia, costantemente sotto pressione soprattutto in un periodo così difficile e complicato da gestire». Molti i messaggi di vicinanza arrivati dal mondo politico. Il gruppo consiliare della Lega in Regione ha voluto esprimere il cordoglio ai familiari e ai colleghi di Tuscano, la cui perdita «ci addolora fortissimamente e lascia un vuoto incolmabile». Per Cristiano Shaurli (Pd Fvg) «di fronte a questa ennesima vittima in servizio crediamo sia necessario estendere alle forze dell'ordine la riflessione e i provvedimenti per la sicurezza sul lavoro che si stanno sviluppando a livello nazionale». Per Furio Honsell (Open Sinistra Fvg) «questa tragedia è  tremenda. La sicurezza sul lavoro deve diventare la priorità».

Ultimo aggiornamento: 13 Dicembre, 15:18 © RIPRODUZIONE RISERVATA

PIEMME

CONCESSIONARIA DI PUBBLICITÁ

www.piemmemedia.it
Per la pubblicità su questo sito, contattaci