Opuscolo antistupro, gli studenti alzano la voce in Regione: «Cartelli adesso in tutte le scuole»

Mercoledì 18 Gennaio 2023 di Camilla De Mori
Opuscolo antistupro, gli studenti alzano la voce in Regione: «Cartelli adesso in tutte le scuole»

CIVIDALE - Gli studenti alzano la voce per farsi sentire in Regione. Chiedendo una riunione della commissione regionale Istruzione, ma anche la costituzione di un tavolo per approfondire il tema della violenza di genere. E intanto si preparano a propagare nelle altre scuole friulane la protesta germinata al convitto Paolo Diacono di Cividale contro l'opuscolo con i consigli anti stupro, distribuito dal Comune e finanziato con fondi regionali.
Un libretto dai contenuti ritenuti «anacronistici», che suggeriva, per esempio, di non uscire da sole la notte, non sorridere in modo provocatorio agli sconosciuti in discoteca e non vestirsi in modo troppo succinto per non attirare attenzioni indesiderate. Un mix di consigli dal sapore passatista (la presidente della commissione regionale pari opportunità ha parlato di Medioevo) che, fra gli studenti, ha avuto l'effetto di una bomba, deflagrata poi con una serie di reazioni a catena su tutti i media nazionali, tanto da attirare anche l'attenzione della nota trasmissione Le Iene, che ha mandato una troupe a Cividale domenica e lunedì per confezionare il suo servizio.


L'ASSEMBLEA
All'assemblea di ieri alla Somsi di Cividale, in tanti hanno risposto alla chiamata del Movimento per il futuro. «Abbiamo intenzione di chiedere la convocazione della commissione regionale istruzione - spiega la coordinatrice Beatrice Bertossi - per un approfondimento del tema. Inoltre, vorremmo provare a costituire un tavolo di lavoro con le istituzioni che comprenda la Consulta e le associazioni studentesche per approfondire la tematica della violenza. Ci sono una serie di sodalizi che si stanno autodeterminando in Friuli e che non hanno uno spazio di comunicazione con la politica». Ma non è tutto. «Vorremmo cercare di portare anche in altre scuole la protesta che abbiamo fatto a Cividale con i cartelloni». E Pietro Cordaro (Collettivo studentesco solidale): «Vogliamo riappropriarci dei nostri spazi e riportare all'interno delle assemblee le questioni del transfemminismo e del consenso, molto più di quello che si sta facendo».
Nell'assemblea di ieri ragazze e ragazzi si sono confrontati ad ampio raggio sull'opuscolo. «Riteniamo che non sia sbagliato solo a livello contenutistico, ma di impostazione. Non si può parlare di questi temi con un approccio deumanizzante», dice Beatrice. «Abbiamo anche pensato di realizzare un vademecum per spiegare ai media cosa significa fare militanza.

Noi non facciamo politica come i partiti: cerchiamo di partire dal basso».


L'INCONTRO
Domani ci sarà il confronto fra gli studenti e il sindaco di Cividale, Daniela Bernardi, che fin da subito, non appena esploso il caso opuscolo, aveva dato disponibilità a confrontarsi con i ragazzi. Assieme alla prima cittadina, ci saranno l'assessore alle Politiche sociali Catia Brinis, che ha seguito il progetto, e Gabriele Felci, il direttore dell'Irss di Udine, la società che ha materialmente redatto il contenuto del libretto, attingendo le indicazioni, come spiegato dallo stesso Felci, dai canali ufficiali delle forze dell'ordine. «Chiederemo al sindaco - spiega Bertossi - di fare un passo indietro rispetto alle sue dichiarazioni, che abbiamo trovato paternalistiche. Inoltre, le chiederemo di consultare degli esperti e coinvolgere la commissione pari opportunità in futuro».

Ultimo aggiornamento: 18:27 © RIPRODUZIONE RISERVATA

PIEMME

CONCESSIONARIA DI PUBBLICITÁ

www.piemmemedia.it
Per la pubblicità su questo sito, contattaci