Una birra prima di uccidere, un caffè con gli amici italiani prima di spararsi: «Ernesto? E' entrato tranquillo e sorridente come sempre»

Domenica 7 Giugno 2020 di Tiziano Gualtieri
Ernst Johann Brunner

TARVISIO (Udine) «Una grave tragedia familiare che ci ha scosso perché la persona era conosciuta e frequentava i locali della zona». Così il sindaco Renzo Zanette commenta il dramma accaduto nella tarda mattinata di ieri a Tarvisio e che ha visto protagonista Ernst Johann Brunner, 63enne elettricista in pensione residente a Neuhaus a pochi chilometri dal confine, che prima ha ucciso due donne tra Wernberg e Drobollach am Faaker See e poi ha deciso di togliersi la vita nel parcheggio della trattoria "Al Lepre". «Forse considerava Tarvisio come la sua seconda casa ed è per quello che ha scelto di terminare qui la sua fuga. Certo fanno impressione le modalità del dramma e la tranquillità che lo ha portato a fermarsi in un locale dopo gli omicidi».

ESTREMA TRANQUILLITÀ
La disarmante tranquillità è ciò che ha colpito anche Federica Benvenisti, titolare della trattoria nel cui parcheggio Brunner si è tolto la vita. «Ernesto, come lo chiamavamo, era nostro cliente da quindici di anni. È entrato sorridente e tranquillo come sempre. Si è seduto, ha ordinato da bene e ha offerto un caffè a me e a mia mamma».
Nulla avrebbe mai fatto pensare che si fosse appena macchiato di un duplice omicidio. «Era contento di rivederci. Durante la quarantena ci telefonava spesso per chiedere come stavamo e per dire che non vedeva l'ora di tornare a Tarvisio». Qualche parola con altri avventori, i commenti contro il Governo austriaco e la decisione di tenere chiusi i confini con l'Italia, «diceva di avere un permesso speciale per non fare la quarantena al suo rientro in Austria».
Tutto normale, fino all'arrivo della pattuglia italiana, subito dopo che l'autore dei due omicidi era uscito dal bar: «Ci hanno chiesto se avessimo clienti austriaci, gli ho detto che non ce n'erano. C'era solo uno e stava andando nel parcheggio. Ci hanno detto di restare dentro perché era pericoloso e io gli ho detto che Ernesto non poteva essere pericoloso. Mi hanno mostrato la fotografia e mi hanno detto che era ricercato perché aveva ucciso due donne. Solo allora l'ho riconosciuto».
I poliziotti sono usciti, per un attimo tre sordi colpi interrompono la pace tarvisiana di un sabato mattina, poi tutto torna tranquillo. Come quel saluto di Ernst prima di uscire e i suoi passi verso il Kangoo bianco dove si sarebbe consumato l'epilogo della sua tragedia.

MOVENTE NON CHIARO
Secondo quanto ricostruito dalla polizia austriaca che sta ancora indagando sul movente, ieri mattina Brunner si è diretto a Wernberg, dove viveva l'ex moglie di 62 anni, uccidendola con un tirapugni. A bordo della sua auto, ha poi percorso una decina di chilometri per raggiungere l'attuale compagna a Drobollach am Faaker See. Qui si è fermato nel "Café Zsanett" dove ha consumato una birra. Il locale è a un centinaio di metri da un altro bar, il "Café Trieste" ed è qui che si è compiuto il secondo delitto. Verso le 8.45 l'omicida, risalito in auto, ha esploso alcuni colpi di pistola in direzione della partner 56enne. Per lei non c'è stato nulla da fare. È crollata sul marciapiede mentre un bambino nelle vicinanze è rimasto miracolosamente illeso.
CACCIA ALL'UOMO
Immediata è scattata la caccia all'uomo, anche con l'ausilio degli elicotteri, da parte della polizia austriaca. Attuati anche i controlli a tutti i valichi di frontiera e diramato l'allarme al settore di Polizia di frontiera di Tarvisio. Brunner, nonostante i posti di blocco sia lungo la statale sia lungo l'autostrada, è però riuscito a raggiungere il confine italiano oltrepassandolo senza destare sospetti. È così giunto a Tarvisio, dove si è fermato al "Al Lepre" che si trova nei pressi dell'uscita autostradale. L'uomo si è intrattenuto per circa un'ora e mezza con i titolari e alcuni conoscenti senza che nessuno sospettasse nulla. Verso le 10.30 è uscito e, appena salito in macchina, sono giunte sul posto le volanti della Polizia italiana che nel frattempo avevano identificato l'auto.
GLI SPARI
Gli agenti non hanno però fatto in tempo ad avvicinarsi che l'uomo, braccato, ha prima telefonato a un parente, probabilmente la figlia, per annunciare la volontà di uccidersi piuttosto che arrendersi e poi ha esploso tre colpi di pistola, nessuno in direzione dei poliziotti che non hanno risposto al fuoco.

Il primo ha infranto il parabrezza, il secondo - forze un primo tentativo di suicidio andato a vuoto - ha colpito il finestrino del guidatore mentre il terzo è andato a segno. Brunner si è accasciato ferito mortalmente alla tempia ed è morto poco dopo. Sul posto, oltre ai poliziotti italiani, sono intervenuti anche la squadra mobile e la scientifica di Udine, i carabinieri di Tarvisio, i militari dell'Esercito e i colleghi e gli inquirenti carinziani.

Ultimo aggiornamento: 16:04 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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