Non gli pagano lo stipendio e lui sfascia l'ufficio della casa di riposo

Mercoledì 1 Novembre 2017 di Paola Treppo
Non gli pagano lo stipendio e lui sfascia l'ufficio della casa di riposo
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OSOPPO (Udine) - Le scadenze incombono e i soldi dello stipendio non arrivano. Così un operaio del centro anziani sfascia l'ufficio della direzione. Ma come è successo? Si avvicina inesorabile la fine del mese, le bollette sono in scadenza e bisogna fare i conti col salario che, invece, non arriva. Come sbarcare il lunario?

Un operaio di 35 anni residente in provincia di Udine decide di presentarsi allora nella cooperativa dove aveva lavorato lo scorso mese di agosto per chiedere il pagamento degli arretrati. Arriva in direzione e incontra la responsabile del centro anziani di Osoppo. Lei spiega che sono ancora in corso i conteggi per liquidare la sua quota e, con pazienza, gli illustra la disciplina che regola i rapporti tra cooperativa e socio lavoratore.

L'operaio cerca di comprendere tutte le ragioni e poi si sente dire che prossimamente, non appena conclusi i conteggi, sarà richiamato per percepire il dovuto. Capisce che deve uscire dall'ufficio senza aver visto i soldi: subito gli parano di nuovo davanti tutte le scadenze che deve fronteggiare, si sente frustrato. Gli monta improvvisa la rabbia dentro, non la controlla, si gira di scatto e afferra il monitor del computer della responsabile del centro, lo scaglia con violenza a terra mandandolo a pezzi.

Sente che solo così riesce a trovare sfogo la sua rabbia e allora continua: solleva un tavolino e lo lancia contro la timbratrice, dove aveva timbrato il suo di cartellino per tutto il mese di agosto. Magari ritiene che solo distruggendo tutte queste cose può trovare sollievo. La responsabile, impietrita e spaventata, chiama i carabinieri, che arrivano poco dopo, ma dell'operaio rimangono solo le tracce della sua rabbia: lui se n'è andato.

I militari dell'Arma della stazione di Osoppo, comandati dal maresciallo maggiore Valentino Cerno, ricevono la querela della direttrice, acquisiscono tutta la documentazione relativa al rapporto di lavoro e fanno i rilievi del materiale distrutto. Di ieri, martedì 31 ottobre, la denuncia a piede libero dell'operaio, un uomo di origini angolane, regolare con i permessi di soggiorno. L'ipotesi di reato è esercizio arbitrario delle proprie ragioni con violenza sulle cose.
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