UDINE- Ancora una volta, i no-vax prendono di mira le scuole. Nella notte tra giovedì e venerdì, infatti, hanno imbrattato i muri alle elementari di Toppo Wassermann e Giovanni Pascoli tra via Pordenone, via Ampezzo e via Tolmezzo.
I FATTI
L'episodio ha lasciato sconcertati famiglie, insegnanti e dirigenza scolastica. Allertati Digos e carabinieri. Altre scritte sono state lasciate anche sotto il cavalcavia di via Pieri. Il Comune si è attivato subito per pulire i muretti degli istituti scolastici ed è pronto a costituirsi parte civile e a chiedere i danni: «Le scritte sono già state pulite e a breve saranno cancellate ha spiegato ieri pomeriggio l'assessore Ciani -. La dinamica è praticamente identica all'episodio precedente. Il fatto che vengano prese di mira le scuole rende questo atto ancora più grave. Il sistema di videosorveglianza è collegato con la sala operativa della Questura che ha accesso ai filmati: non c'è una telecamera che inquadra la scuola, ma ce ne sono alcune nelle vicinanze. Ho massima fiducia nella professionalità della polizia. Alla Ellero avevamo dato mandato ad una ditta esterna di pulire i muri, stavolta se ne sono occupati gli operai del Comune: ho già dato mandato agli uffici di quantificare le spese; la stima dei costi ci sarà utile quando i responsabili andranno a processo».
REAZIONE
Sul caso è intervenuta anche la consigliera del Pd, Eleonora Meloni: «Questi nuovi atti ai danni delle scuole, che vanno al di là del materiale imbrattamento vandalico, sono inaccettabili. Auspico che gli autori di questi sfregi farneticanti siano presto individuati e puniti. Confermo una totale solidarietà a tutti gli operatori della scuola che continuano a essere presidi di civiltà e formazione anche in condizioni di difficoltà. Messaggi come questi suonano sabotaggio alla lotta contro il Covid, e sono tanto più deprecabili in quanto si rivolgono ai bambini e ai loro genitori, e suonano minaccia al personale sanitario. È una tattica subdola quella di seminare paure e instillare dubbi nei confronti dell'unico strumento: il vaccino».