Partorisce al bar e scappa, a salvare il neonato il titolare: «Credevo fosse morto, ho avuto davvero paura»

Martedì 5 Luglio 2022 di Enea Fabris
Salvatore D'Angelo
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LIGNANO Ha partorito sostenendosi al tavolino del locale in cui era andata a far colazione, un parto precipitoso e così veloce che nessuno, al Pullman Bar di Sabbiadoro, nella centralissima via Latisana, si è accorto. La donna, una quarantenne di origine sudamericana che da anni vive a Lignano Sabbiadoro, ha lasciato il neonato sul marciapiede e si è allontanata verso casa senza chiedere soccorso. È seguendo le tracce di sangue sull'asfalto che i carabinieri l'hanno rintracciata. Il bimbo sta bene ed è stato accolto nel reparto di Pediatria dell'ospedale di Latisana. La madre, che è al suo terzo parto, è stata invece ricoverata in Ostetricia. È stata denunciata per l'abbandono del neonato.

IL BAR
La triste vicenda è accaduta poco prima della 14.30 all'esterno del Pullman Bar, il locale della rinnovata autostazione. A quell'ora c'erano soltanto il figlio del titolare, il diciannovenne Salvatore D'Angelo, e alcuni clienti. La donna era entrata nel bar per fare colazione. «Aveva dolori alla pancia - racconta Salvatore, il cui nome ieri si è veramente rivelato con i fatti - Le ho chiesto se dovevo chiamare un'ambulanza, ma non ha voluto». La donna si è poi accomodata su una panca all'esterno del locale. «Ero appena uscito per servire una coppia che si trovava in un altro tavolo, nelle vicinanze - continua il 19enne -, quando stavo per rientrare ho visto una donna allontanarsi in fretta e ho visto a terra una fila di gocce di sangue. Ho girato la testa e ho notato il bambino a terra. L'avevo scambiato per una bambola, ma quando mi sono avvicinato e l'ho visto al centro di una chiazza di sangue, ancora con il cordone ombelicale attaccato...

Ho capito subito che c'era qualcosa di anormale. Non ci potevo credere, sono ancora sconvolto».

IL SOCCORSO
Il giovane si è messo le mani tra i capelli ed è rientrato nel locale per chiamare i soccorsi. «Ho chiamato subito i carabinieri e l'ambulanza - racconta - Non piangeva, ma respirava. Credevo fosse morto, mi sono spaventato. Poi è arrivata la titolare del ristorante qui vicino e ha avvolto il bimbo con uno straccio. Quando è arrivato il medico, si è subito preso cura del bambino». La tempestività dei soccorsi è stata fondamentale. A quell'ora c'erano oltre 30 gradi e il bimbo era a terra, sul cemento, con il cordone ombelicale si era rotto al momento del parto, forse per via del peso del neonato. Grazie alle telecamere che ci sono nella zona, i carabinieri della stazione di Lignano hanno trovato conferma alla testimonianza di Salvatore D'Angelo e hanno potuto ricostruire tutto ciò che è accaduto all'esterno del bar. Saranno adesso la Procura di Udine - è stata informata anche quella per i minorenni di Trieste - a valutare il caso. La donna già da tempo è seguita dai Servizi sociali del Comune di Lignano, che si erano già attivati per assisterla al momento del parto. Abita poco distante da via Latisana, dove i carabinieri l'hanno rintracciata e soccorsa.

    
 

Ultimo aggiornamento: 6 Luglio, 08:29 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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