Quest'anno in Friuli Venezia Giulia si produrranno meno panettoni. Una scelta "imposta" per diverse aziende a causa dell'impennata dei prezzi delle materie prime e dei costi di produzione per caro gas ed energia. È la tendenza di questo Natale 2022 rilevata dal capocategoria di Confartigianato Dolciario Fvg, Giorgio Venudo.
«L'entità degli aumenti è tale che non può essere riversata sul prodotto, perché non è possibile far pagare un panettone decine e decine di euro, non avrebbe mercato.
Le materie prime per il gelato e i semilavorati, puntualizza, «sono aumentate in media del 35%, cui si aggiungono i costi fissi». Inoltre, ad esempio, «una gelateria a Lignano ad agosto 2021 aveva pagato 500 euro per l'energia e quest'anno, nello stesso mese, il conto è stato di 2.400 euro». Le gelaterie e pasticcerie artigiane del Friuli Venezia Giulia hanno affrontato la congiuntura comunque «resistendo», conclude il capocategoria, tanto che a settembre si registrava una sostanziale stabilità rispetto al 2021, con un decremento limitato a 5 unità (-0,6%). Secondo i dati elaborati dall'Ufficio studi di Confartigianato Imprese Udine, complessivamente le aziende attive sono 313, con 1.310 addetti, di cui 832 dipendenti.