Ordine dei medici: «Vaccinazione unica soluzione contro la morte»

Sabato 25 Marzo 2017 di Paola Treppo
Ordine dei medici: «Vaccinazione unica soluzione contro la morte»
FRIULI - Per l'Ordine dei medici di Udine per la malattia del morbillo si corre un rischio letale evitabile con la vaccinazione. «Per la scelte antiscientifiche di qualcuno rischiamo tutti. La riaccensione dei casi di morbillo spaventa - dice Maurizio Rocco, presidente dell'Ordine dei medici di Udine -. Invito tutti i medici a consigliare i loro assistiti sulla necessità di vaccinare i figli. Non è una scelta opzionale, ma necessaria, scientificamente validata. Basta alle stupide teorie complottiste di chi vuole associare le vaccinazioni con autismo e altre patologie. Sono fantasie deleterie».

Le complicazioni? Encefalite e polmonite
La riaccensione del morbillo deve far meditare: «Si tratta di una malattia infettiva virale, suscettibile di gravi complicazioni quali encefalite e polmonite, ad alto grado di diffusività: in brevissimo tempo è capace di diffondersi nella comunità colpita e di creare malattia non solo nelle persone non vaccinate, ma anche in quelle immunodepressi, specie i bambini che non hanno potuto, per motivi medici, essere sottoposti a copertura vaccinale, con esiti fatali».

Il presidente invita i cittadini a riacquistare in fretta fiducia nell'arma vaccinale, un'arma che ha già debellato malattie invalidanti e con esito infausto, ma rischia di restare spuntata a causa dei gruppi e movimenti anti-vaccini radicati anche in Friuli: «In gioco c'è la salute della collettività e del singolo cittadino». L'Ordine continua a vigilare sull'operato di medici e pediatri e elogia il criterio di iscrizione alle scuole basato sull'obbligo di presentare le vaccinazioni regolarmente effettuate. «Stesso criterio dovrebbe essere adottata in tutte le scuole di ogni ordine e grado, pubbliche e paritarie, scuole di lingua, musica e palestre».

Dal 2009 la ripresa di gravi malattie infettive
L'Ordine ricorda che il pericolo della ripresa di malattie infettive, debellate grazie alle vaccinazioni, era stato segnalato già nel 2009, con le prime avvisaglie del trend negativo. «Oggi siamo arrivati quasi al capolinea con la ricomparsa della meningite da meningococco tipo B, della poliomielite e del morbillo. Le persone, in particolare i bambini non vaccinati, sono soggetti ad alto rischio di contrarre queste malattie, si pensi anche ai bambini immunodepressi che non possono vaccinarsi e sono ancora di più esposti al contagio». 
© RIPRODUZIONE RISERVATA

PIEMME

CONCESSIONARIA DI PUBBLICITÁ

www.piemmemedia.it
Per la pubblicità su questo sito, contattaci