Case in vendita calano gli affari, ma ora volano gli affitti

Martedì 6 Aprile 2021 di Lisa Zancaner
Cala il mercato delle vebnndite immobuliare, ma volano gli affitti

UDINE - Per comprare casa in città di questi tempi ci si pensa due volte, a meno che non si tratti di attici, dove la domanda supera l’offerta. E vanno a gonfie vele gli affitti per effetto Covid. E’ quasi tridimensionale la fotografia che scatta il presidente del gruppo provinciale Confcommercio Fimaa Lino Domini, che parte dall’analisi delle compravendite. Archiviato un 2020 che ha fatto registrare un incremento del 5,3%, l’avvio del 2021 fa invertire la tendenza. “In questo primo trimestre vediamo un calo – spiega Domini – legato alla situazione del mercato e al fatto che le zone (arancioni e rosse) creano panico nei clienti”. Eppure sarebbe il momento di approfittare, grazie ai mutui agevolati. Ma non basta. “Anche se ci sono ottimi finanziamenti, oggi non è facile trovare la casa giusta, quella con il giardino o un appartamento terrazzato”.
CASE E ATTICI
Sono diversi gli immobili in vendita, ma difficili da piazzare e svalutati anche di 30, 40mila euro rispetto al valore di qualche anno fa. Attualmente in città ci sono 5.185 annunci immobiliari, di cui 4.047 in vendita e 1.138 in affitto. Il prezzo degli appartamenti nelle diverse zone di Udine è compreso tra 850 e 2.050 euro al metro quadro, con un prezzo medio di 1.550 euro al metro quadro, circa l’1% superiore alla quotazione media regionale e del 2% rispetto a quella provinciale. La zona che comprende via Gorghi, Piazza primo Maggio, Viale della Vittoria, le vie Antonini e Cosattini e limitrofi è quella con le quotazioni più alte che possono arrivare fino a circa 2.050 euro al metro quadro. Al contrario, la zona periferica a sud di Udine si caratterizza per i valori più bassi che partono da 850 euro al metro quadro. Ma bisogna trovare la casa giusta. “Oggi anche le ville segnano perdite significative e chi vende si rende conto di questo fattore”. Così, pur di monetizzare e concretizzare una vendita si accettano anche le offerte meno allettanti. Dal punto di vista dei prezzi reggono meglio gli immobili più recenti che difficilmente perdono valore. C’è poi il capitolo attici, costosi e richiestissimi. Ma non sono per tutte le tasche. “Quello degli attici è un mercato vivace – conferma Domini – magari averne di questi immobili, dato che la richiesta supera l’offerta”. Effetto Covid: chi se lo può permettere cerca ampi spazi e soprattutto grandi terrazze che si possono trasformare in giardini sopra terra.
GLI AFFITTI
Situazione positiva anche per le locazioni e pure in questo caso si può parlare di effetto virus. “Le locazioni vanno a gonfie vele – afferma Domini – si fa addirittura difficoltà a reperire immobili da mettere in affitto. C’è una grande richiesta ed è frutto delle numerose assunzioni di personale sanitario che si stanno facendo in questo periodo. C’è l’esigenza di affittare immobili e si entra nell’ottica delle locazioni temporanee e di natura calmierata. Chi ha prospettive di lavoro transitorio opta per questa soluzione”. Il prezzo medio è di 400-450 euro al mese, salendo a 550-600 per un tricamere. Si riconferma, infine, anche il trend positivo di acquisto da parte degli stranieri che “oggi si permettono di affrontare immobili anche in zone di prestigio, mentre anni addietro si concentravano nella parte Sud della città”.
Tra segni negativi e positivi il mercato del mattone stringe i denti e va avanti.

Quanto alle previsioni per l’anno in corso, Domini ricorda che “stanno iniziando a nascere interventi per le nuove costruzioni e questo è un segnale positivo, vuol dire che c’è richiesta. S’immagina e si spera in un’esplosione del mercato e una ripresa di fiducia per la stagione estiva” conclude, anche se preoccupa il futuro sblocco dei licenziamenti che rischia di indebolire ulteriormente il potere d’acquisto.

Ultimo aggiornamento: 07:11 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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