Ordine dei medici nel caos: cento ribelli sbattono la porta e fondano la loro associazione

Domenica 5 Giugno 2022
Nuova associazione per i medici ribelli

UDINE - La fronda dei medici si organizza e, soprattutto, si conta. Venerdì sera, 3 giugno, come sottolinea Robert Joseph jr. Wright, «è stata sancita ufficialmente la nascita della nuova associazione Deontologia medica Udine, che si compone di 20 soci fondatori. I soci possono essere infatti fondatori, ordinari, onorari e aggregati. A tutti non viene posto alcun limite al diritto di espressione. Quando faranno delle dichiarazioni saranno tenuti a filmare di loro mano qualsivoglia dichiarazione assumendosi la responsabilità di quanto detto». Ma, oltre ai costituenti, aggiunge, «possiamo già annoverare già un centinaio circa di soci ordinari o futuri tali».

Durante l'incontro dei ribelli (Wright usa l'autodefinizione di «contras») si è parlato ovviamente dell'ultima assemblea e dei contenziosi già instradati o quasi, ma anche della prossima seduta, già annunciata dall'Ordine «per fine luglio, nel culmine delle ferie estive».

Secondo Wright «dopo il 30 maggio», quando la seduta chiamata a rivotare il bilancio già bocciato al primo round è stata sospesa dal presidente Gian Luigi Tiberio perché si è superata la capienza della sala, «abbiamo ricevuto numerosi messaggi di solidarietà da soci ordinistici, che però si dichiaravano spaventati all'idea di presentarsi alla prossima assemblea».

Quindi, prosegue Wright, «abbiamo pensato bene di tranquillizzarli garantendo che il giorno dell'assemblea verrà preventivamente richiesta la presenza fissa di una pattuglia di Polizia durante i lavori e l'utilizzo del metal detector all'ingresso». Venendo ai contenziosi, dopo l'esposto presentato da un medico che con altri 15 si era presentato alla prima convocazione alle 6 del mattino del 29 maggio, senza trovare nessuno ad aprirgli la porta, «un altro punto che sarà oggetto di un esposto alla Procura», sottolinea Wright è legato alla «modalità con cui sono stati registrati gli iscritti il 30 maggio», in particolare, per il famoso caso delle deleghe ritirate all'atto dell'iscrizione e poi non restituite. Il presidente dell'Ordine a suo tempo ha sgombrato il campo da dietrologie. Ma i ribelli non ci stanno. «Abbiamo fatto varie consulenze con i legali di fiducia», rivela Wright, da cui sarebbero emersi profili di attenzione.
Kizito Misehe (Snami) sottolinea che «gli esposti sono stati fatti sinora in via individuale. Adesso come associazione lo scopo è anche quello di darci un appoggio anche giuridico oltre che professionale, eventualmente catalizzando tutte le richieste degli associati per eventuali azioni sia di controllo sia di sollecitazione dell'Ordine. La nostra associazione sarà la prima sezione in Italia. Se dovessero esserci altre sezioni ne saremmo ben lieti. Lo scopo è aumentare la partecipazione e la consapevolezza dei propri diritti e doveri da parte dei medici stimolando una discussione tra pari senza gerarchie, con la totale libertà per chiunque di esprimere la propria opinione. Una cosa che all'Ordine non era più possibile», sostiene.
 

Ultimo aggiornamento: 6 Giugno, 09:35 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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