UDINE - (e.v.)L'utilizzo dei disinfettanti da parte dei sanitari per medicare le ferite e il prelievo ematico effettuato a distanza di oltre un'ora dall'incidente stradale minano l'attendibilità del tasso alcolemico alla guida. È la tesi con cui un automobilista trovato positivo all'alcoltest è riuscito a evitare il ritiro della patente e a ridurre la condanna che gli era stata inizialmente inflitta con decreto penale.
Il caso è quello di un giovane di 25 anni, residente a Pasian di Prato, che la notte del 15 maggio 2014 provocò un incidente e finì in pronto soccorso. In ospedale venne sottoposto a un prelievo ematico e trovato con un tasso di 2,85 grammi/litro di alcol nel sangue. Un tasso per cui gli venne poi notificato un decreto penale di condanna a 25.500 euro di ammenda, pena sospesa, e la revoca della patente di guida per l'ipotesi più grave di guida in stato di ebbrezza.
Ultimo aggiornamento: 22:06
© RIPRODUZIONE RISERVATA Il caso è quello di un giovane di 25 anni, residente a Pasian di Prato, che la notte del 15 maggio 2014 provocò un incidente e finì in pronto soccorso. In ospedale venne sottoposto a un prelievo ematico e trovato con un tasso di 2,85 grammi/litro di alcol nel sangue. Un tasso per cui gli venne poi notificato un decreto penale di condanna a 25.500 euro di ammenda, pena sospesa, e la revoca della patente di guida per l'ipotesi più grave di guida in stato di ebbrezza.