Nella malga veneziana dove il latte si lavora nel paiolo centenario

Lunedì 17 Luglio 2017 di Paola Treppo
Francesco Ridolfi con la "caldera" centenaria a Malga Coot

VAL RESIA (Udine) - Nella malga veneziana dove il latte si lavora nella “caldera” centenaria. Siamo a Malga Coot, nel cuore del Parco naturale regionale delle Prealpi Giulie, nel comune di Resia, a quota 1200. Di questa splendida malga si hanno le prime notizie scritte nelle mappe della Repubblica di Venezia quando il complesso svolgeva la funzione di posto di guardia per le genti che si spostavano lungo Sella Guarda verso le vallate che oggi sono slovene, e viceversa. Ma di certo è ancora più antica.

Per centinaia di anni questo luogo ha ospitato capi di bestiame per l'alpeggio provenienti sia dal Val Resia che da altre vallate vicine. Oltre al corpo principale, il complesso conta un edificio per la mungitura, uno per la caseificazione e uno utilizzato per il ricovero degli animali. 
 

 

Di proprietà dell’Ente Parco Prealpi Giulie, che si è occupato diversi anni fa della sua completa ristrutturazione, da tre anni a questa parte è gestito da Francesco Ridolfi, 33 anni, di Moggio Udinese, che nei mesi della bella stagione resta in quota con la moglie Giovanna Fantin e il figlio Sileno (nelle foto). Qui la famiglia lavora il latte sia con strumentazione moderna che con una vecchia “caldera” in rame di cui i Ridolfi sono gelosissimi perché ha più di un secolo. Francesco assicura che il latte lavorato nel rame è quello che permette al formaggio di diventare il più buono della valle. A Malga Coot si producono solo formaggio di malga e ricotta frasca o affumicata, e c'è anche un punto ristoro dove si può assaggiare i prodotti locali. Nata in origine come malga didattica, oggi accoglie appassionati di montagna dell'Alta Via Resiana e tanti escursionisti italiani e stranieri. 

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