TARVISIO - In Slovenia è stato abbattuto giovedì notte, vicino a Ratee, un lupo che faceva parte del branco di otto ibridi monitorato nel Tarvisiano. Si tratta di una femmina di un anno, nata dalla lupa e dall'ibrido nero avvistati nel giugno 2020. È stata uccisa da un cacciatore abilitato dal ministero dell'Ambiente sloveno, accompagnato da un guardacaccia e dallo stesso Paolo Molinari (Progetto Lince), che da quasi due anni segue il branco.
Non sarà un'operazione semplice. Lo stesso Molinari ne conferma le difficoltà. «Il nostro obiettivo - aggiunge - è tutelare la specie». Il responsabile del Progetto Lince, che dà ausilio ai carabinieri della sezione Biodiversità di Tarvisio per il posizionamento delle trappole, ha illustrato la situazione ai cacciatori della regione di Kranjska Gora durante un incontro dello scorso 11 aprile a Gozd Martuljek. «L'obiettivo dell'azione di conservazione della specie - spiega il responsabile del gruppo di ricercatori dell'Università di Lubiana, Hubert Potonik - è rimuovere tutti gli individui ibridi prima della dispersione dei giovani esemplari nella regione circostante e prevenire ulteriori incroci con lupi puri».
Obiettivo del Dipartimento di Biologia di Lubiana è neutralizzare gli ibridi in Slovenia, ma anche in Italia. Lo stesso Potonik è stato chiamato nel Tarvisiano per posizionare le trappole, in modo che gli animali possano essere sterilizzati e dotati di un collare Gps prima di essere rilasciati in natura, come previsto dalla normativa nazionale. Gli ibridi erano otto: il padre, sfuggito a suo tempo all'uccisione in Slovenia, e sette cuccioli. Da catturare ne restano sette. Se dovessero sconfinare in Slovenia, saranno abbattuti.