Lorenzo morto nello stage in fabbrica, la Procura: «Omicidio colposo a carico del datore». Il ministro Bianchi: «Incidente inaccettabile»

Sabato 22 Gennaio 2022
Lo stabilimento della Burimec e la vittima Lorenzo parelli

UDINE - La Procura di Udine ha aperto un procedimento per l'ipotesi di omicidio colposo al momento a carico del legale rappresentante, come datore di lavoro, in merito all'incidente avvenuto nello stabilimento della Burimec di Lauzacco, in cui ha perso la vita il giovane stagista Lorenzo Parelli.

In una nota la Procura sottolinea la «necessità di svolgere attività di accertamento irripetibile nelle forme garantite di legge, al fine di addivenire ad una compiuta ricostruzione della dinamica dell'infortunio mortale».

Le indagini

Ieri, 21 gennaio, immediatamente dopo il fatto, sono intervenuti sul luogo dell'infortunio i carabinieri della stazione di Cervignano del Friuli, il personale della squadra rilievi della Compagnia di Udine - Roni, il personale del dipartimento Prevenzione Udine - Azienda Sanitaria Friuli Centrale, il medico legale Carlo Moreschi e il pm. Sono in corso approfondimenti d'indagine per individuare eventuali ulteriori profili di responsabilità anche a carico di altre figure aziendali. Nei prossimi giorni con ogni probabilità verrà disposta l'autopsia sul corpo di Parelli.

Il ministro Bianchi

«La morte di un ragazzo di 18 anni durante una esperienza di stage provoca profondo dolore. Incidenti come questo sono inaccettabili, come inaccettabile è ogni morte sul lavoro. Il tirocinio deve essere una esperienza di vita. Esprimo il mio più profondo cordoglio e la vicinanza alla famiglia. Dobbiamo mettere tutto il nostro impegno, come istituzioni, a lavorare con più forza perché episodi come questo non si ripetano più». Così il ministro dell'Istruzione Patrizio Bianchi sulla morte di Lorenzo Parelli.

Comunità in lutto

Si è chiusa nel dolore la piccola comunità di Castions di Strada (Udine), il comune dove abitava Lorenzo Parelli, lo studente 18enne morto ieri all'ultimo giorno dello stage in fabbrica. Gli abitanti si sono stretti nel riserbo e non intendono commentare la tragedia, limitandosi a ricordare soltanto la figura di Lorenzo, che non passava inosservato per la chioma inconfondibile e gli occhi chiari, sempre sorridente. In paese nessuno si lascia nemmeno andare a ricostruire l'incidente, a capire se qualcosa non abbia funzionato in fabbrica: è soltanto il momento di testimoniare affetto e vicinanza al padre, Dino, responsabile commerciale di una compagnia ferroviaria, e alla madre, Maria Elena Dentesano, direttrice di una scuola per l'infanzia, oltre che alla sorella Valentina, di qualche anno più grande della vittima.

Ultimo aggiornamento: 28 Gennaio, 12:40 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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