LIGNANO SABBIADORO (UDINE) - Ucraini al lavoro nel turismo di Lignano. Patto fra Confcommercio e la cooperativa sociale Nemesi per consentire l'integrazione dei profughi e dare al contempo nuovo slancio al settore, che da tempo è alle prese con la carenza di personale stagionale.
Mancano gli stagionali
«Il fenomeno della carenza di personale ci preoccupa da tempo spiega il presidente mandamentale di Confcommercio Guerin e dunque può essere utile coinvolgere anche chi ha abbandonato le sue terre a causa del conflitto». Inoltre, ricorda Guerin, «questa iniziativa ha naturalmente anche, se non soprattutto, un valore sociale». Concretamente, informa il presidente mandamentale, «abbiamo messo a disposizione la nostra struttura, che vaglierà i curriculum e li incrocerà con le proposte di lavoro che arrivano dalle aziende».
Nel frattempo è stato colmato il gap linguistico, che aveva rappresentato una delle difficoltà iniziali.
«Rispetto all'anno scorso, quando i profughi mostravano difficoltà linguistiche, i corsi fatti durante l'inverno hanno aumentato il numero delle persone in grado di lavorare sul territorio. Chi cerchiamo? Camerieri, personale di accoglienza, ma anche addetti alle pulizie». Ecco i profili più richiesti dal settore.
Resta una criticità legata ai nuclei familiari provenienti dall'Ucraina in cui sono presenti dei minori.
Il presidente della cooperativa sociale Turra lancia dunque un appello ai cittadini: «Segnalateci appartamenti in locazione per queste famiglie per offrire ospitalità ai genitori durante la stagione estiva».