Stagionali? «Firmano il contratto e poi spariscono. I ragazzi vogliono i fine settimana liberi. Ci restano solo i minorenni»

La voce dell'esperto: "In passato c'era la fila dei diciottenni che volevano mettere qualcosa da parte per farsi la patente"

Mercoledì 26 Aprile 2023 di M.A.
Stagionali? «Contratto alla mano, i ragazzi spariscono. Vogliono i fine settimana liberi. Ci restano solo i minorenni»

LIGNANO - Il suo nome, ormai, è conosciuto non solo a Lignano, da dov'è partito, ma in tutta la Regione. Pordenone, Udine, perfino Trieste. Tanti locali, quasi un piccolo impero. Eppure anche lui, Francesco Dalle Crode (titolare della catena King Pub), è alle prese con gli stessi problemi dei suoi colleghi. Perché in questo caso, in questa situazione, non conta neanche il nome che ti sei fatto oppure il successo della tua attività. Tutti sono proverbialmente sulla stessa barca. Tutti faccia a faccia con lo stesso problema da risolvere per tirare avanti: una ricerca spasmodica di lavoratori che sembrano non esistere più.

Lavoro, i ragazzi vogliono il weekend libero

«Stiamo facendo il recruiting (letteralmente una ricerca, detto però in termini moderni come va di moda adesso, ndr) per tutti e sette i nostri locali - spiega Dalle Crode - ma il problema è che anche nel caso in cui si parli di un contratto part time o full time, i ragazzi non vogliono sacrificare i sabati e le domeniche».


Assumere i minorenni, regole e limiti


Entrando nel dettaglio dell'emergenza, si scopre ad esempio come «il 70 per cento dei candidati per un lavoro da stagionale sia minorenne». Ed è un problema in più, perché la normativa in questo caso è piuttosto chiara, nonché limitante per un datore di lavoro che intende portare avanti la stagione estiva in un locale. Un esempio?
Chi ha meno di 18 anni non potrebbe assolutamente lavorare oltre le 22, oppure portare al tavolo un caffè corretto, quindi contenere alcol.

Si usa il condizionale, perché a volte le cose vanno in modo un po' diverso, ma questa è la norma. Si capisce quindi che a fronte di una quota del 70 per cento di minorenni che si propongono per lavorare d'estate, il problema è destinato solamente ad allargarsi.


Firmano il contratto e poi spariscono

«Un tempo - spiega ancora il ristoratore e gestore di locali Francesco Dalle Crode - si trovavano più diciottenni pronti a lavorare. Erano i ragazzi che magari dovevano mettersi via dei soldi per fare la patente, solo per fare un esempio. Quindi alla fonte c'era una motivazione valida, e se prendevano un impegno lavorativo lo rispettavano». Dato abbastanza fondamentale, sia per il giovane lavoratore, sia per il datore che conta sulla manodopera per poter continuare a fornire un servizio alla clientela. A quanto pare, invece, ora le cose sono cambiate. E lo hanno fatto anche molto in fretta. Quello che racconta in seguito il ristoratore friulano, infatti, è quantomai sintomatico. «Ora capita sempre più spesso che le persone firmino il contratto e che successivamente non si presentino al lavoro».

Quindi anche dopo aver detto il fatidico "sì", c'è chi marca visita senza nemmeno avvisare oppure accampando qualche scusa dell'ultimo minuto


Quasi inevitabile, a quel punto, che un datore di lavoro si possa sentire deluso, al limite della presa in giro. «Noi facciamo prima un colloquio a distanza, con un video. Un secondo colloquio viene invece fatto di persona. Se il candidato supera questi due test preliminari - prosegue ancora il gestore dei noti locali in Friuli Venezia Giulia - allora gli facciamo un contratto di prova, che magari parte durante un fine settimana, quindi dal venerdì alla domenica. Il venerdì alle 16.45 devono essere al lavoro e un quarto d'ora prima capita che ti chiamino per dire che non vengono. Questo ormai sta capitando a cadenza quasi settimanale. C'è poi un'altra tipologia di "rifiuto", propria di chi non ti telefona nemmeno e non si fa più sentire. Non c'entra nemmeno la grandezza dell'azienda, non c'entrano nemmeno i pagamenti. Non si parla di sfruttamento, le fasce orarie sono ponderate, ma queste cose capitano lo stesso». E iniziare una stagione potenzialmente da record in questo modo non è il massimo.

Ultimo aggiornamento: 28 Aprile, 11:20 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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