Investita mentre attraversa la strada: muore a 39 anni dopo aver lottato per 6 giorni

Martedì 9 Novembre 2021
Investita mentre attraversa la strada: muore a 39 anni dopo aver lottato per 6 giorni

UDINE - È morta la notte scorsa all'ospedale di Udine, dov'era stata ricoverata in condizioni disperate dal 3 novembre, la donna di 39 anni, Lavinia Amalia Mitrea, che era stata investita mentre stava attraversando la strada a Martignacco. I famigliari della vittima hanno dato l'assenso al prelievo degli organi.  Sull'incidente indagano le forze dell'ordine. L'automobilista è ora indagata per omicidio stradale.

L'incidente

Originaria della Romania, Lavinia il 3 novembre, poco prima delle 16.30, era rimasta vittima di un incidente stradale in via Cividina, all'altezza del civico 263, nella frazione di Ceresetto in comune di Martignacco, lungo la viabilità che porta al comune di Pagnacco.

La donna, per cause al vaglio degli agenti della polizia locale del Comando di Pasian di Prato, Martignacco e Pagnacco, intervenuti per accertamenti, rilievi e viabilità, era stata investita da un'auto alla cui guida c'era una donna residente in zona; secondo quanto ricostruito la 39enne aveva parcheggiato la propria vettura in uno stallo e stava attraversando la strada a piedi per raggiungere un'attività economica sul lato opposto di via Cividina. L'automobilista non è riuscita a frenare in tempo e l'ha travolta poi subito si è fermata per prestare soccorso e chiamare il 112. Lavinia è finita sul cofano e poi è rovinata sull'asfalto. Sul posto erano intervenuti immediatamente i sanitari, con un'automedica e con l'ambulanza. Lunghe le manovre di stabilizzazione e poi il trasporto d'urgenza, in gravissime condizioni, all'ospedale Santa Maria della Misericordia. Accolta nel reparto di terapia intensiva, in questi sei giorni i medici hanno fatto di tutto per poterle salvare la vita ma nella notte il suo cuore ha cessato di battere.

Chi era la vittima

Lavinia Amalia Mitrea lascia nel dolore il marito Emanuele Grimaldi, tecnico di laboratorio nel nosocomio friulano e due figli di 14 e 3 anni. Il suo ultimo gesto di generosità è stato il dono degli organi, autorizzato dai familiari. La notizia ha suscitato grande cordoglio a Gemona. «C'è tanto dispiacere in questa tragedia ha commentato il sindaco, Roberto Revelant -. Da parte mia, dell'amministrazione e di tutta la comunità una vicinanza al marito, ai bellissimi figli e a tutti i parenti». Dolore pure ad Ampezzo in Carnia, dove la donna aveva vissuto per alcuni anni prima del trasferimento nella cittadina pedemontana.

Ultimo aggiornamento: 10 Novembre, 11:59 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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