Luca, 24 anni, da promessa della boxe alla produzione di latte d'asina

Lunedì 25 Gennaio 2021 di Paolo Cautero
Luca Lanfrit, 24 anni, produce latte d'asina

UDINE È una storia tutta friulana. Ne è protagonista Luca Lanfrit da Rive d'Arcano. Adesso ha 24 anni: quando era ragazzino, si è dedicato per un po' al pugilato nel Fearless boxing team di Codroipo. Ci sapeva fare, meritandosi il soprannome di Manute per la potenza dei colpi che scaricava sugli avversari. Ha anche conquistato un titolo italiano fra gli Under 14 nella categoria dei 72 chili di peso ed entrando nel giro delle nazionali azzurre giovanili. Ma non era quella la sua strada. Diplomato geometra, conservava altri progetti lavorativi personali che lo indirizzavano verso il mondo dell'agricoltura. A questi sogni ha dato corpo due anni fa creando un'azienda per le produzione di latte d'asina, ricco di lattosio e con meno grassi: oltre che nel settore alimentare, viene impiegato per la produzione di prodotti di bellezza tipo saponi e creme idratanti (si vuole ne facessero uso per conservare il loro fascino, alcune protagoniste della storia come Cleopatra, Poppea e Paolina Buonaparte) e pure in medicina (lo suggeriva lo stesso Ippocrate, padre di questa scienza) depurando il fegato, avendo funzioni antibatteriche, rivelandosi utile per tenere basso il colesterolo e per chi è intollerante al latte vaccino.

L'ALLEVAMENTO Le asine lo producono durante il periodo di svezzamento del loro piccolo che si tengono sempre vicino - partorito dopo un anno di gestazione.

Vengono munte una volta al giorno, consentendo di raccogliere la quotidiana rata di un litro di latte (i loro asinelli pappano il resto). Com'è facile intuire si tratta di impegno parecchio articolato e molto duro, non semplice, in cui Lanfrit è affiancato dalla fidanzata Deborah, che è originaria di Venzone e ha un anno meno di lui. La loro stalla ospita adesso 17 bestie: cinque maschi e dodici femmine (cinque sono piccole) lasciate libere di muoversi e andare a pascolare all'esterno. Le governano, alimentandole con puntualità e seguendo le periodiche manovre per la riproduzione. Insomma tanta passione e spirito di sacrificio, prerogative che animano la giovane coppia. La commercializzazione del prodotto avviene con vendita diretta al pubblico e grazie a contatti che vanno sviluppando con reti commerciali private.

LA SCELTA «Nella nostra regione spiega il 24enne friulano una simile attività non è ancora molto diffusa, contrariamente a quanto avviene nel Sud d'Italia. Non ci aiutano le strettoie di tipo burocratico, piuttosto vaghe e complicate allo stesso tempo». E appesantite dai perduranti effetti della pandemia di Covid. Ma la voglia di farcela rimane forte e va incoraggiata. L'obbiettivo minimo è raggiungere la trentina di capi, in modo che l'azienda sia veramente competitiva in termini economici. Manute intende ancora fare valere i suoi colpi, magnificati quando si batteva sul ring. Adesso c'è Deborah ad incoraggiarlo dall'angolo. 

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