Dai krampus ai presepi pubblici, pignarul e falò epifanici: tradizioni natalizie alla prova del Covid

Martedì 17 Novembre 2020 di Tiziano Gualtieri
Massimiliano Fedriga il 6 gennaio 2020 al Pignarul Grant di Coia di Tarcento

Salvare, per quanto possibile, le tradizioni e non permettere al Covid-19 di spegnere il clima natalizio che sarà comunque in tono ridotto. Così, mentre a livello nazionale si fa di tutto per “mettere in salvo” pranzi e cene di Natale e Capodanno, ci sono comunità dove si lavora per evitare che l’emergenza Coronavirus faccia saltare eventi radicati nel tessuto sociale. Tra queste Tarcento dove, nonostante manchi quasi un mese e mezzo, da tempo si ragiona su come tutelare l’Epifania friulana, manifestazione che nel 2021 doveva festeggiare la sua 93° edizione ed ha il suo momento clou nell’accensione del tradizionale “Pignarûl grant” di Coia.

 


«FUOCHI ACCESI»
«La previsione del Vecchio Venerando ci sarà», assicura Nazareno Orsini, presidente dell’associazione “Pro Tarcento” anche se, ovviamente, si tratterà di un’edizione rivista e corretta e senza le migliaia di persone che solitamente assistono alla magia del fuoco. «Abbiamo fatto un incontro con il sindaco Mauro Steccati che ci ha confermato anche da parte dell’amministrazione la volontà di fare il possibile affinché i vari pignarûi della conca tarcentina possano accendersi».
Una volontà condivisa anche dai rappresentanti dei Pignarulârs: «Ovviamente non sappiamo ancora nel dettaglio cosa faremo perché le cose cambiano ogni due settimane. Dobbiamo attendere l’evolversi della situazione, ma non vogliamo rinunciare al “Pignarûl grant”». Al momento pare si possa svolgere anche lo spettacolo pirotecnico, molto più difficile, per non dire impossibile, organizzare invece rievocazione storica, corteo in costumi medievali e l’appassionante “Palio dei Pignarulârs”.Da capire cosa faranno, oltre il Tagliamento e nella Bassa Friulana, i molti organizzatori degli altri antichi falò, dalle foghere ai pan e vin.
NIENTE PRESEPI IN VILLA
Ad alzare bandiera bianca, invece, è il consueto appuntamento con Presepi in Villa.

La rassegna dell’arte presepiale in Friuli Venezia Giulia inizialmente programmata dal 5 dicembre 2020 al 10 gennaio 2021, non si terrà. A fermare l’appuntamento ospitato nell’Esedra di Levante di Villa Manin di Passariano, l’impossibilità di conciliare le esigenze di sicurezza sanitaria con le caratteristiche dei locali che ospitano la mostra annualmente visitata da oltre 25mila persone. «Un anno di pausa forzata - spiegano a malincuore gli organizzatori - che vuole definirsi soprattutto un atto di responsabilità civica nei confronti del momento di straordinaria emergenza che tutti noi stiamo vivendo». Anche altre esposizioni di presepi potrebbero alzare bandiera bianca.

NIENTE SFILATE KRAMPUS

A serio rischio anche un’usanza molto radicata in Valcanale: quella dei Krampus, tradizione che normalmente porta migliaia di persone ad affollare i paesi della valle per poter assistere alla discesa dei diavoli. Ieri, durante una riunione tra i responsabili dei gruppi del comune di Tarvisio, si è valutato cosa fare per scongiurare il fatto che, dopo decine di anni, il 2020 venga ricordato come il primo senza Krampus dopo decenni. Al momento l’unica cosa certa è che non ci sarà nessuna delle tradizionali fiaccolate previste per il 5 dicembre che, tra l’altro, quest’anno cade di sabato.Ridotta quasi a zero anche la possibilità di fare la sola visita alle case. Oltre alle difficoltà di ottenere le autorizzazioni necessarie, è troppo alto il rischio che un soggetto asintomatico possa diventare veicolo di diffusione del virus. L’unico lumicino di speranza potrebbe venire se a fine mese, quando si terrà una nuova riunione tra i gruppi per decidere definitivamente cosa fare, la regione sia ritornata “zona gialla”. A quel punto i Krampus potrebbero fare una comparsata rimanendo, però, tassativamente al di fuori dalle abitazioni. Infine, oltre a tutte le presenze “non tradizionali” previste in varie località della regione, è stata annullata anche la grande sfilata di Pontebba solitamente prevista per l’8 dicembre. Troppo alto il rischio di creare assembramenti.

Ultimo aggiornamento: 18 Novembre, 08:38 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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