UDINE - «Continua modifiche a spese dei cittadini per fare ciò che l'opposizione dice da tre anni» attacca la minoranza; «Il porta a porta funziona, nessun passo indietro, e le piazzole costeranno meno di 10mila euro» risponde la maggioranza.
IL DIBATTITO
«Il sindaco commenta la consigliera del Pd, Cinzia Del Torre -, con continue approssimazioni, rivede, modifica e ripensa il porta a porta. Il risultato è che tutti pagano, ma solo alcuni fortunati avranno un servizio un poco migliore. Il rammarico è per una giunta senza guida». Tra gli interventi critici, anche quello di Enzo Martines (Pd): «Sono anni che l'opposizione dice al sindaco che il porta a porta senza un minimo di analisi, in tutti i quartieri delle città, senza criterio, portando i bidoncini nelle case degli udinesi ovunque, non era un metodo adeguato. Che per i condomini ci volevano isole ecologiche con i cassonetti lo abbiamo detto in consiglio comunale (con voto unanime pure della maggioranza) e lo dicevano gli amministratori di condominio che si sono presi da Fontanini dei faziosi e criticoni. Grave conclude -, buttare via soldi pubblici a causa di una mancata programmazione del sindaco: le isole ecologiche condominiali potevano essere messe in opera molto prima, con meno spreco di denaro pubblico e con il dialogo con i cittadini». Sul tema si fa sentire anche Enrico Bertossi (Prima Udine), anche lui da sempre fortemente critico sul nuovo sistema: «Via 3.400 bidoncini e si ritorna a un sistema di raccolta differenziata più moderno, decoroso, funzionale ed economico commenta -. Come successo per le mense, anche sui cassonetti il sindaco scopre che quanto gli era stato puntualmente detto in consiglio comunale dalle opposizioni corrisponde a verità. L'unica differenza è che per il servizio mensa ci ha messo nove mesi grazie all'intervento della magistratura mentre per il fallimentare servizio porta a porta da lui voluto ci ha messo tre anni. Alla fin fine ha dovuto prendere atto del disastro che ha provocato e per puri fini elettorali, non certo per convinzione, inizia una clamorosa retromarcia a spese dei cittadini».
LE REPLICHE
Per la maggioranza, però, le isole rappresentano solo una risposta ad esigenze puntuali, non un ripensamento generale: «Il servizio casa per casa spinto funziona e rivendichiamo la scelta con piena convinzione: è l'unica soluzione per rispettare l'ambiente risponde infatti l'assessore Silvana Olivotto -. La decisione delle piazzole ecologiche è successiva a una serie di incontri con gli amministratori condominiali ed è circoscritta ai cosiddetti super-condomini, quelli con oltre 100 utenze, che non dispongono di spazi interni per i cassonetti condominiali. Abbiamo scelto, assieme alla Net, di rispondere concretamente ad alcune esigenze specifiche mettendo a disposizione aree pubbliche». A ribadire il concetto interviene anche Giovanni Govetto, presidente della Commissione Ambiente: «Il passo indietro evocato è, in realtà, un abbaglio imbarazzante della minoranza: la soluzione delle piazzole ecologiche era già previsto con un ordine del giorno a doppia firma Govetto Venanzi nel dicembre 2019. Era tutto già previsto, inutile e anche vagamente patetico fingere di essere sorpresi. La vera novità è costituita dal fatto che i cassonetti con tessera, panacea di tutti i mali secondo l'opposizione, non funzionano». Per quanto riguarda i costi, invece, Palazzo D'Aronco fa sapere che «la realizzazione delle cinque piazzole implicherà una spesa complessiva inferiore ai 10mila euro mentre i bidoncini che saranno ritirati verranno riutilizzati».