Il momento in cui nei comprensori sciistici della regione accade il maggior numero di incidenti? Feste di Natale e ultimo dell’anno, a Carnevale e praticamente tutte le domeniche. Il perché è presto spiegato: le piste sono invase dai turisti.
VELOCITÀ
È senza dubbio la prima causa che riguarda il maggior numero di incidenti che capitano sulla neve. Il problema è legato soprattutto a chi non ha un grande controllo degli sci, ma crede di potersela cavare ovunque. Anche dove ci sono pendii che fanno girare la testa. Stiamo parlando della velocità che diventa - come detto - il problema principale soprattutto quando le piste sono piene di gente nei periodi festivi. I problemi iniziano quando lo sciatore non riesce più a fermarsi e non ha le competenze tecniche per farlo. Se va bene cade a terra senza farsi gran che. In caso contrario finisce fuori pista sulle reti che impediscono di volare nei crepacci procurandosi dei traumi per l’urto. La caduta, però, può essere rovinosa e - ancora peggio - c’è la possibilità di finire a corpo morto contro altri sciatori che non se l’aspettano. Sono proprio gli scontri che causano solitamente i traumi più gravi soprattutto se si sbatte la testa.
FORZE DELL’ORDINE
PromoturismoFvg ha aperto le porte delle piste a Carabinieri (sono a Piancavallo, Sappada, Zoncolan e Tarvisio), Polizia (sono Sappada, Zoncolan, Tarvisio e Sella Nevea) e Guardia di finanza (ubicati a Tarvisio e Sella Nevea). Sono loro i custodi della sicurezza, ovviamente insieme al personale del Soccorso alpino e di quello di Promoturismo. Anche in questo caso la maggior parte delle multe sono legate alla velocità, circa il 70 per cento delle circa 350 - 400 che vengono fatte ogni stagione, ma multe arrivano anche per l’assenza dell’assicurazione, obbligatoria da almeno due anni, e per i minorenni senza casco. Un’altra delle “stangate” è legata invece all’accesso su piste decisamente più difficili da affrontare rispetto alle capacità dello sciatore.
DILETTANTI ALLO SBARAGLIO
C’è molto da stare attenti sulle piste a chi ha capacità sciatorie vicino allo zero, ma crede di poter andare sulle piste rosse che ovviamente sono riservate a chi invece ha il massimo controllo degli sci, esattamente come quelle nere dove serve pure una preparazione fisica ancora più adeguata. Oltre a essere vietato perchè si prende la multa, si corre il concreto rischio di farsi male o di far male ad altri sciatori. Il caso più classico sono le cadute rovinose gettando a terra chi sta arrivando, oppure lo stop in mezzo alla pista, magari in un luogo dove c’è poca visibilità, e l’immancabile scontro con chi sta arrivando.
L’ATTREZZATURA
«Bisogna sempre controllarla - spiega Andrea Capovilla - tecnico di Promoturismo - e non è una cosa da poco. In più occasioni è capitato che si rompessero gli scarponi in pista, oppure un attacco dello sci. E sapete perché? Perchè l’attrezzatura era stata tirata giù dagli armadi dopo mesi e mesi che non veniva utilizzata. Capita spesso che alcune parti si sgretolino o non siano più efficienti. È fondamentale controllare bene tutto». Infine ci sono i malori, non necessariamente fatali e che accadono molto più spesso di quanto si pensi. In gran parte dei casi avvengono alla ripresa dell’attività dopo il periodo di sosta per rifocillarsi. Anche un semplice giramento di testa in pista può causare seri infortuni.