Inchiesta mense scolastiche, un avviso di garanzia arriva in municipio

Martedì 24 Agosto 2021
Controlli dei Nas nelle mense scolastiche, l'inchiesta è partita da Udine

UDINE - Si allunga la lista delle persone coinvolte nell'inchiesta sul cosiddetto caso mense delle scuole che ha interessato anche il Comune di Udine. A quanto si apprende, nel registro delle indagini è stato iscritto anche il nome della dirigente di Palazzo d'Aronco Silvia Sclafani: si tratta di «un atto di garanzia», come tiene a precisare il suo legale, Federico Carnelutti, del Foro di Udine.

«La dottoressa Sclafani - spiega l'avvocato Carnelutti - è responsabile apicale dell'area Servizi educativi del Comune di Udine, interessata da questa vicenda, e quindi l'avviso di garanzia nei suoi confronti, nel momento in cui si indaga sull'operato di quegli uffici è di fatto un atto pressocché dovuto, visto che la funzionaria ha il ruolo apicale di quell'area. Nel momento in cui la Procura ritiene di indagare su quegli uffici, chi è a capo di quegli uffici è chiaro che viene coinvolto perché ne è a capo: ribadisco, è un atto dovuto».

Il legale di Sclafani precisa anche che «l'autorità giudiziaria ha acquisito già ampia documentazione, anche a firma della dottoressa Sclafani e noi riteniamo che questo fornirà piena conferma dell'operato corretto sia di Sclafani sia del suo ufficio.

Si tratta di una mole notevole di documenti già in possesso degli inquirenti».

Come si ricorderà, l'inchiesta è stata condotta dai carabinieri del Nas di Udine, dopo le molte segnalazioni del Comitato genitori delle scuole udinesi sulla scarsità e qualità dei pasti.

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