Procura e autopsia: «Giulio torturato
con un arma da taglio sul corpo»

Giovedì 4 Febbraio 2016
Giulio Regeni
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FIUMICELLO - Si è risolta quindi in tragedia la scomparsa al Cairo di Giulio Regeni, lo studente friulano di cui non si avevano più notizie dal 25 gennaio.
 


Il suo cadavere è stato trovato in un fosso della periferia della capitale egiziana. La sua morte è ancora tutta da chiarire. Secondo quanto scrive il sito del quotidiano "Al Watan", sul corpo  giovane italiano vi sarebbero dei «segni di tortura». La Procura egiziana conferma che «ci sono contusioni accanto agli occhi, come se fosse il risultato di un pugno» e parla «segni di tortura e di ferite su tutto il corpo».
La morte del giovane ricercatore sarebbe stata provocata «dai colpi inferti con strumenti taglienti», come dimostrano «le ecchimosi in varie parti del corpo». È questo il risultato cui sono giunti i medici legali dell'obitorio di Zeinhem, nella capitale egiziana, secondo quanto si legge sul sito di notizie locale 'Dotmsr'.
Ancora non c'è alcuna ipotesi ufficiale sulla matrice del delitto di cui è stato vittima il dottorando di Cambridge che, da settembre, abitava in un appartamento del Cairo per scrivere una tesi sull'economia egiziana presso l'American University. «Siamo sgomenti», ha affermato la presidente del Friuli Venezia Giulia, Debora Serracchiani, commentando l'«evento tragico, che - ha detto - abbiamo sperato con forza non avesse l'esito che ha avuto».

Ultimo aggiornamento: 13:12 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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