Hydrogen Valley, Friuli Venezia-Giulia-Croazia-Slovenia lanciano un progetto pilota. E una multinazionale tedesca apre a Udine

Venerdì 19 Maggio 2023 di Marco Corazza
Un impianto di idrogeno

UDINE - Una precisa disamina della situazione energetica del settore produttivo in Friuli Venezia Giulia è stata affrontata ieri nella sede di Confindustria Udine nel corso del convegno dal titolo “Ottimizzazione ed efficientamento energetico: strumenti a supporto delle aziende friulane”, organizzato da Kaeser Compressori, la multinazionale tedesca leader mondiale nella produzione di compressori d’aria ad alta efficienza energetica in sinergia con Confindustria Udine.

Il pubblico, composto prevalentemente dai referenti del settore produttivo regionale e dagli addetti ai lavori ha avuto un quadro preciso della nostra regione in rapporto al contesto attuale e ai possibili sviluppi sul fronte sia della produzione energetica che degli strumenti atti all’efficientamento energetico e al loro impiego nelle industrie e imprese del territorio.

Il Presidente del Consorzio Friuli Energia, Marco Bruseschi, ha evidenziato come, seppure a fronte, in regione, di una maturazione importante a livello tecnologico nel settore delle rinnovabili, le stesse non saranno esaustive, sufficienti a far fronte alla domanda e si dovranno trovare altri vettori in grado di sostituire le forniture di gas divenute proibitive. “Il Friuli Venezia Giulia - ha riferito Bruseschi - grazie ad una sinergia con Slovenia e Croazia, è la prima regione in Italia impegnata in un grande progetto che punta sulla produzione di idrogeno, l’Hydrogen Valley, considerata dall’Europa un progetto pilota”. Bruseschi ha anticipato che l’ente Friuli Energia che lui presiede formalizzerà alla regione la richiesta di un ulteriore stanziamento a sostegno delle imprese per la realizzazione di impianti fotovoltaici, dopo che il primo di 55 milioni di euro del marzo scorso è stato esaurito in poche settimane dall’uscita del bando.

Al termine del suo intervento, Bruseschi ha evidenziato l’impellente necessità per le imprese di trovare soluzioni veloci ed efficaci per l’efficientamento energetico per evitare defaillances dell’attività produttiva regionale. Critica è la situazione sul fronte delle risorse umane, di professionisti necessari per il comparto produttivo che lo renda competitivo e performante e lo accompagni nella necessaria transizione energetica: questa l’analisi con cui il professore ordinario del Dipartimento di Ingegneria dell’Università di Trieste, Giorgio Sulligoi ha avviato il suo intervento. “Calo demografico e calo dell’interesse per gli studi ingegneristici del genere femminile e conseguente sensibile riduzione degli iscritti ai nostri corsi sono i dati che più ci preoccupano - spiega Sulligoi - in un momento in cui i professionisti del settore energetico sono vitali per le aziende”. Alessandro Mattiussi, Energy Manager della Fantoni, intervenuto alla tavola rotonda moderata dalla giornalista Monica Bertarelli, ha spiegato al pubblico quali sono state le dinamiche, i drastici cambiamenti e le gravi minacce degli ultimi 18 mesi del settore produttivo regionale alla luce della rovinosa situazione energetica, in particolare per le imprese definite “energivore”.

“La Fantoni - ha riferito - si auto sostenta dal punto di vista energetico per l’80% e, in particolare in quest’ultimo periodo, ha potenziato il suo efficientamento energetico ricorrendo a soluzioni quali il totale recupero di tutta la materia di scarto, puntando dunque su un’economica circolare”. Tema costante degli interventi quello della sopravvivenza del tessuto produttivo, non solo del Friuli Venezia Giulia, grazie alle pratiche dell’efficientamento energetico che, a detta di tutti i relatori, è diventato dunque uno strumento salvifico, in grado di rilanciare la produttività di industrie e imprese.

A chiudere gli interventi alla tavola rotonda è stato l’ingegnere Giovanni Micaglio, amministratore delegato di Kaeser Compressori Srl. La multinazionale tedesca inaugurerà a Udine il prossimo 25 maggio la sua sede in Via Tavagnacco 83/3, con la volontà di diventare un punto di riferimento per l’industria ma anche per le pmi e ditte artigiane della regione “Finché c’è aria compressa c’è bisogno di efficienza” ha spiegato Micaglio, specificando come spesso il compressore possa essere definito un “dissipatore di energia”. Non nel caso dei compressori della multinazionale che vantano le migliori performance in grado di consentire alle imprese ampissimi margini di efficientamento energetico: basti pensare che i compressori Kaeser producono, con l’energia che impiegano, 20% di aria compressa e 80% di calore, con il quale molte aziende riscaldano le proprie strutture.

Ultimo aggiornamento: 19:33 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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