Schianto la notte di Halloween, morte cerebrale per Francesco, 31 anni

Domenica 3 Novembre 2019 di Alberto Commisso
Schianto la notte di Halloween, morte cerebrale per Francesco, 31 anni
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Non ci sono più speranze per Francesco Corazza, il 31enne di Marignana che nella notte di Halloween era rimasto coinvolto in un gravissimo incidente stradale avvenuto, alle 4.15, in viale Treviso a San Vito al Tagliamento. I medici dell'ospedale di Udine, dove Corazza era stato trasferito urgentemente con l'elisoccorso del 118, ieri, constatata la morte cerebrale, hanno dato il via libera al periodo di osservazione prima di procedere con l'espianto degli organi. La famiglia, che risiede in via Stazione, si è chiusa nel silenzio. Papà Ivano e mamma Marinella hanno sperato fino all'ultimo nel miracolo, nonostante il quadro clinico del loro unico figlio fosse gravemente compromesso. Con loro i parenti e gli amici e tutte quelle persone che Francesco frequentava. Troppo gravi le ferite riportate in quel terribile incidente, la cui dinamica, affidata ai carabinieri del Radiomobile di Pordenone, sono ancora da chiarire.
IL SINISTRO
Giovedì notte Francesco Corazza, alla guida della sua Opel Astra, stava percorrendo la strada provinciale 1 quando, all'altezza della curva dell'Universal Mangimi, nell'abitato di San Vito al Tagliamento, era entrato in collisione con una Hyundai i20 condotta da un ventenne di origini albanesi che abita a San Vito; nella stessa vettura c'erano una ragazza e altri tre giovanissimi sanvitesi. Nella violenza dell'impatto frontale le due vetture erano finite a ridosso di una recinzione. Il botto aveva svegliato i residenti, che si erano alzati e avevano allertato subito il Numero unico di emergenza 112. I primi ad arrivare sul posto erano stati i vigili del fuoco di San Vito. La situazione era apparsa subito drammatica. I cinque ragazzi che viaggiavano sulla Hyundai i20 erano feriti, ma le loro condizioni risultavano comunque buone. A preoccupare, invece, era il trentunenne che, semincosciente, era rimasto bloccato nell'Opel Astra. C'era voluta circa una cinquantina di minuti per riuscire a stabilizzarlo e ad accompagnarlo in ambulanza sino alla elipiazzola della zona industriale per essere poi trasportato con l'elicottero all'ospedale di Udine, dov'era stato accolto nel reparto di Terapia intensiva. I medici avevano dato ai genitori, sin dall'inizio, poche speranze che Francesco potesse riprendersi: troppo gravi le ferite riportate soprattutto alla testa.
LE POLEMICHE
Intanto l'incidente avvenuto nella notte del 31 ottobre ha scatenato una dura polemica circa la pericolosità della curva dell'Universal Mangimi. Sull'argomento è intervenuto Tiziano Centis, consigliere regionale dei Cittadini: «Non è più possibile rinviare soluzioni per mettere in sicurezza quel tratto di strada, da tempo teatro di incidenti gravi e anche mortali. L'intervento attacca deve essere strutturale. Chi proviene da Villotta (direzione San Vito) entra in paese a velocità sostenuta, mentre chi esce da Fabbria, rotatoria Despar, è in accelerazione sostenuta. La famigerata curava di via Treviso è diventata il tratto di strada degli incidenti. Lì servirebbe una rotatoria, che permetterebbe di mettere in sicurezza tutta l'area». Il consigliere comunale Andrea Bruscia aveva presentato nel merito, mesi fa, un'interrogazione dopo un grave incidente mortale. «La risposta dell'assessore ai Lavori pubblici? Quell'intervento ricorda Centis non era stato definito prioritario. Ed ecco che, purtroppo, siamo qui a commentare un altro gravissimo scontro tra macchine. Auspico, quanto più presto possibile, un intervento definitivo e risolutivo per mettere in sicurezza quella che è diventata la curva degli incidenti».
 
Ultimo aggiornamento: 4 Novembre, 18:10 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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