Tubi del gas tagliati, sospetto suicidio dietro la strage della casa esplosa

Sabato 22 Giugno 2019 di Marco Agrusti
I due fidanzati morto Sabina Trapani e Miha Ursic
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GORIZIA - La pista della tragica fatalità non è stata del tutto abbandonata. Ma un'ipotesi inquietante già anticipata ieri ha preso quota in seguito al lavoro della Procura: il crollo della palazzina di viale XX Settembre a Gorizia, che ha provocato la morte di tre persone tra cui Sabina Trapani, 43enne originaria di Caorle, potrebbe essere stato causato volontariamente.

Morti nel crollo della palazzina, oggi a Gorizia giornata di lutto cittadino

Già dal mattino di ieri, infatti, l'attenzione degli inquirenti si è concentrata sul profilo e sul recente passato del 50enne Fabrizio Facchettin, residente al piano terra dell'abitazione e deceduto come gli altri due inquilini del piano superiore in seguito all'esplosione che ha mandato in frantumi l'edificio.
  
I DUBBI La Procura di Gorizia ieri ha ascoltato molte persone. Vicini di casa, conoscenti del 50enne Facchettin, semplici concittadini. «Le indagini proseguono in ogni direzione - ha detto il procuratore capo di Gorizia, Massimo Lia -, senza escludere alcuna pista». Chi si è presentato in Procura ha riferito agli inquirenti di aver notato di recente alcuni comportamenti strani dell'uomo. Si è proceduto anche all'attenta analisi del profilo Facebook del 50enne originario di Farra d'Isonzo: un tatuaggio con il numero 619, simile a una data vicina a quella dell'esplosione e alcune frasi sinistre hanno polarizzato l'attenzione di chi sta indagando per omicidio colposo plurimo e disastro colposo. L'uomo, secondo quanto confermato dalle autorità comunali goriziane, era seguito da un centro specializzato nel trattamento delle difficoltà psicologiche della città, ma non era inserito nelle liste dei servizi sociali comunali. 
I RILIEVI I vigili del fuoco hanno iniziato gli accertamenti approfonditi nell'area in cui è crollata la palazzina. Le squadre hanno lavorato per mettere in sicurezza quel che resta dell'abitazione e demolito parzialmente uno dei muri portanti danneggiato da una crepa. Gli accertamenti saranno effettuati dagli specialisti del Nucleo investigativo antincendi del Fvg. 
A destare sospetto sono state alcune tubature del gas, tranciate di netto nella zona che sino a due giorni fa era la cucina del piano terra. Al momento, però, non è facile capire se sia stata la tremenda esplosione a causare la rottura oppure se si sia trattato di una manomissione precedente. Il locale che ospitava la cucina è anche quello che presenta i segni più marcati dell'esplosione causata dalla saturazione di gas metano. Un ulteriore indizio relativo al fatto che l'innesco della deflagrazione sia avvenuto al piano terra. 
I PROSSIMI PASSI All'inizio della prossima settimana saranno effettuati gli esami autoptici sui corpi delle tre vittime del crollo, che ha causato anche la morte dello sloveno Miha Ursic. Gli esiti potranno dire qualcosa di più sugli ultimi tragici istanti di vita degli inquilini di viale XX Settembre. Oggi a Gorizia è stato proclamato il lutto cittadino. Intanto i familiari di Sabina Trapani, la donna originaria di Caorle (Ve) morta sotto le macerie del suo appartamento, hanno raggiunto Gorizia. La sorella Virna ha detto di volerci vedere chiaro e sta seguendo le indagini della Procura e dei carabinieri. Una volta terminati gli accertamenti legali, Sabina Trapani sarà sepolta a Caorle. 


    

Ultimo aggiornamento: 17:31 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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