Giro d'Italia, la destra Tagliamento rivuole la tappa. Ai successori di Cainero il compito di non disperdere l’eredità

Nel "testamento ciclistico" Enzo Cainero avrebbe inserito diverse proposte da vagliare

Martedì 25 Aprile 2023 di Paolo Cautero
Giro d'Italia, la destra Tagliamento rivuole la tappa. Ai successori di Cainero il compito di non disperdere l’eredità

Giro d’Italia e provincia di Pordenone. Durante i vent’anni di collaborazione del compianto Enzo Cainero con l’organizzazione di Rcs-La Gazzetta dello sport, la corsa della maglia rosa ha fatto spesso tappa nella sinistra Tagliamento.

Del resto il manager udinese ha sempre dimostrato grande attenzione ed equilibrio nella gestione, cercando di accontentare l’intero territorio del Friuli Venezia Giulia di cui aveva la responsabilità (in modo di gestirlo il più equamente più possibile).


L’AUSPICIO
A Pordenone e dintorni il Giro manca adesso da tre anni, tempo dunque che torni. Gli fanno bella promozione, ad esempio, le partenza di tante sue tappe con un mare di folla a salutare i girini e gli arrivi come l’accoppiata di spettacolari traguardi finali sul Piancavallo con vittorie di Mikel Landa e Geoghedan Hart rispettivamente nel 2017 e 2020. Del resto è zona friulana dove il ciclismo resta molto popolare ed amato, fa parte della sua storia. Comunque indiscrezioni fanno trapelare che Enzo Cainero avrebbe lasciato una sorta di “testamento ciclistico” - con idee e proposte - al quale potrebbero rifarsi coloro i quali gli subentreranno nel Comitato di tappa. Naturalmente tutto ciò dovrà venire vagliato dalla organizzazione della Rcs La Gazzetta dello Sport e solo nei prossimi mesi, in particolare dopo superato il complicato appuntamento della cronoscalata del Lussari, dovrebbero esserci notizie al riguardo.


I PRECEDENTI
Ma ecco, nel dettaglio, le località del Pordenonese che finora sono state interessate. Partenze: Pordenone (anno 2006) arrivo a San Pellegrino; Spilimbergo (2010) Grossglockner; Cordenons (2013) Altipiano del Montasio; Maniago (2014) monte Zoncolan; Pordenone (2017) Asiago; San Vito al Tagliamento (2018) monte Zoncolan; Sacile (2021) Cortina d’Ampezzo: Arrivi: Vajont (2013) partenza Tarvisio; Piancavallo (2017) San Candido; Piancavallo (2020) Base aerea Rivolto. Circa il futuro, Andrea Cainero lascerà presto l’attuale compito di coordinatore del Comitato locale di tappa assunto a sorpresa lo scorso mese di ottobre, quando suo padre Enzo era stato colpito dal grave malanno fisico poi rivelatosi fatale.


COSA SUCCEDE ADESSO
«Ho accettato – rivela Cainero junior - per onorare il progetto di mio papà il quale aveva annunciato di volere concludere la sua ventennale esperienza con la organizzazione del Giro d’Italia proprio con la ormai imminente cronoscalata del Lussari, a cui teneva in particolar modo. Si era anche preoccupato di indicare in Paolo Urbani, già sindaco di Gemona del Friuli, il suo successore nel compito. Io continuerò a lavorare sino a tutto il prossimo mese di maggio e anche oltre, dato che rimarrà parecchio da sbrigare e definire sul piano burocratico, ma intanto entrerà in scena lui». Al tempo, secondo un suo personale modo di procedere Cainero senior avrebbe già avuto in mente cosa proporre per l’anno dopo. Stavolta però la situazione è cambiata, lui non c’è più ed i suoi successori hanno comprensibilmente l’esigenza di fare esperienza. Ma è facile pronosticare che la Destra Tagliamento sarà nei loro piani. 

Ultimo aggiornamento: 13:06 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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