Cronoscalata Monte Lussari, Roglic oltre la sfortuna: vince tappa e Giro d'Italia

Sabato 27 Maggio 2023
Primus Roglic

Lo sloveno Primus Roglic ha vinto con il tempo di 44'23" la terribile cronoscalata Tarvisio-Monte Lussari di 18,6 km, ventesima tappa del Giro d'Italia, e conquistato la maglia rosa strappandola per pochi secondi a Geraint Thomas, piantatosi proprio sulle salite finali.

Roglic ha battuto anche la sfortuna: sulle ultime rampe il 33enne sloveno, oro olimpico nella crono a Tokyo, è stato rallentato dalla perdita della catena su un tornante, ma è riuscito a riprendersi e ripartire forte recuperando il distacco di 26 secondi che aveva in classifica da Thomas. Proprio negli ultimi minuti di gara, invece, il cedimento del gallese che fino ad allora era riuscito a contenere il distacco entro un margine di sicurezza. Domani a Roma passerella finale per il 106. Giro d'Italia. 

La nuova classifica vede Roglic in rosa, Thomas secondo a 14', il portoghese Joao Almeida terzo a 1'15", il nostro Damiano Caruso quarto a 4'40".

La resa di Thomas

Geraint Thomas ha dato tutto, ma alla fine si è dovuto arrendere. Nella cronometro di quasi 19 chilometri che ha, praticamente, concluso il Giro del 2023 si è dovuto arrendere alla superiorità di Primoz Roglic e gli ha ceduto la maglia rosa. Lo sloveno nella crono aveva vinto l'oro olimpico a Tokyo, favorito dal fatto che, proprio come oggi, il tracciato prevedesse larghi tratti in salita, così ha fatto proprie la vittoria nella ventesima e penultima tappa di questo Giro e, al 99%, anche quello nella classifica generale. Domani il nuovo leader, oggi seguito da un gran numero di tifosi arrivati dalla Slovenia, farà passerella a Roma nello scenario dei Fori Imperiali e dopo sei giri nel centro della Capitale, intanto si è lasciato andare a un pianto liberatorio che ne ha evidenziato le emozioni. Sul traguardo di questa frazione Roglic ha preceduto Thomas, secondo a 40«, e avendone fino a ieri 26' di ritardo dal gallese è ora in rosa con appena 14' sul rivale. Un margine esiguo, che però gli basterà per vincere il Giro. Terzo posto di giornata e analoga posizione in classifica generale per Joao Almeida, al quale non è bastato il tifo dichiarato di José Mourinho per sovvertire le gerarchie. Dovrà accontentarsi di salire sul terzo gradino del podio, quello sognato da Damiano Caruso, ottimo quarto sul Monte Lussari ma ancora dietro al portoghese, dal quale ha preso altri 13'. Il siciliano rimarrà quindi quarto anche come piazzamento finale, e l'unico italiano nei primi dieci. Dopo di lui c'è il campione nazionale Filippo Zana che, a oggi, è 18/o a 33'22" da Roglic.

Unico italiano a primeggiare è l'olimpionico del quartetto Jonathan Milan, che veste la maglia ciclamino della classifica a punti. Di sicuro quella di oggi è stata una bella tappa, arricchita dal fatto che Roglic ha vinto compiendo un capolavoro ciclistico e superando un problema meccanico che lo ha costretto a fermarsi poco dopo aver frantumato il secondo intermedio. In pratica, è stato un salto di catena che gli ha fatto perdere una ventina di secondi, trascorsi i quali ha ripreso a mulinare pedalate, dimostrando quanto fosse stato giusto averlo considerato, alla vigilia del via di questa corsa rosa, il grande favorito assieme a quel Remco Evenepoel poi costretto ad abbandonare prematuramente per il Covid.

Roglic: «Sensazione incredibile»

«E' una sensazione incredibile - le parole di un emozionato Roglic dopo la vittoria di oggi -. Mi è caduta la catena, l'ho rimessa subito a posto. Avrei potuto perdere tutto, ma fa parte delle corse. Il pubblico mi ha dato qualche watt in più e mi sono goduto l'atmosfera e l'energia dell'evento. Manca un giorno alla fine. Il percorso di domani è tecnico. Non è finita finché non è finita, ma siamo vicini ad un finale meraviglioso»

Ultimo aggiornamento: 28 Maggio, 09:41 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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