Gioco d'azzardo, in Friuli Venezia Giulia si "bruciano" 640 milioni di euro l'anno: ecco la mappa dei comuni colpiti

Mercoledì 12 Maggio 2021 di Elisabetta Batic
Una slot machine

UDINE - Il gioco d’azzardo in Fvg fa puntare dai 630 ai 640 milioni di euro. È quanto emerso ieri in terza commissione dall’audizione – richiesta da Andrea Ussai (M5s) – con il vicepresidente Riccardo Riccardi e il direttore del dipartimento di Scienze economiche e statistiche dell’Università di Udine Andrea Garlatti, che hanno fatto il punto della situazione sull’applicazione della legge regionale. Il provvedimento consente fino al 31 agosto 2021 ai gestori di slot machine (il 90% degli esercenti pari a 1.343 soggetti) di disinstallarle o spostarle oltre un raggio di 500 metri dai luoghi sensibili ovvero scuole, aree di culto, impianti sportivi, case di riposo, ambienti di aggregazione giovanile, sportelli bancomat e stazioni. 
I NUMERI
Dei circa 640 milioni usciti dalle tasche dei cittadini, 32 entrano in quelle degli esercenti (circa il 5%), ovvero più o meno 23mila euro a singolo esercizio: tra i 15mila e i 18mila euro per quei locali che fanno delle macchinette un’attività secondaria rispetto al resto delle vendite, di più per coloro (agenzie scommesse, sale bingo, sale giochi) che le considerano un introito primario. Denuncia il consigliere grillino: «Da luglio 2017 la Regione aveva 60 giorni per scrivere il regolamento con cui elargire il contributo per la riconversione delle sale con slot machine, siamo nel 2021 e non lo abbiamo ancora visto». Dunque aggiunge: «L’Università di Udine ci dice che quell’accompagnamento è indispensabile per tutelare i cittadini, ma anche salvaguardare i posti di lavoro». Riccardi ha fatto sapere che il regolamento è pronto ma «la situazione da chiusura forzata degli esercizi commerciali causata dalla pandemia ha cambiato le cose e ci porta a rivedere le nostre scelte. L’approccio al problema deve essere laico. I dati mostrano che non riguarda in particolare le grandi città, bensì in proporzione molto di più i piccoli centri come quelli di montagna. Bene l’idea del presidente Moras di creare un tavolo tecnico ristretto, dove affrontare la questione e le soluzioni da prendere». 
LA MAPPA
La maggiore concentrazione di slot per abitanti è a Resiutta: 12 collocate in 3 esercizi commerciali, per una percentuale rispetto al numero di abitanti (284) pari al 42,25 per mille.

La percentuale a Palmanova, che conta 5.447 abitanti con 40 slot in 6 esercizi, è invece del 7,34 per mille; Monfalcone, che di abitanti ne ha 28,816, 279 slot in 53 esercizi, registra il 9,68 per mille; i 6.837 abitanti di Lignano possono contare su 69 slot in 13 esercizi, con un gradimento del 10,09 per mille. Un confronto degli ultimi 5 anni (2015-19) evidenzia che si registravano 8.294 macchinette in 2.140 esercizi, scese a 5.410 in 1.343 luoghi, ovvero -34,8% slot in -37,2% esercizi. Il calo è stato causato da due fattori: il doversi adeguare alle leggi regionali e l’aver chiuso l’attività per la crisi innescata dalla pandemia. Dall’ateneo friulano tre tipi di intervento: fiscale con l’abbattimento della Tari non legata alla base imponibile reddituale, culturale con una spinta all’innovazione per riconfigurare le attività dell’azienda ed infine l’offerta di nuovi servizi. 

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