Disinnesco di bombe, sminamento, soft-air: provali con gli artificieri

Sabato 4 Novembre 2017 di Paola Treppo
Il 3° Reggimento Genio Guastatori apre le porte della sua caserma per le visite guidate a Udine

UDINE - Per il giorno dell’Unità Nazionale e la giornata delle Forze Armate, la Caserma Berghinz di Udine che è sede del 3° Reggimento Genio Guastatori apre le porte alla cittadinanza oggi, sabato 4 novembre, con orario 9-12/14-16. Scolaresche e cittadini potranno conoscere da vicino la realtà del reparto interagendo col personale militare, i mezzi e i materiali. Si potrà visitare le sale del Museo dei guastatori d’Italia che sono inserite nella rete museale della provincia di Udine e dove è stata realizzata anche la ricostruzione “indoor” di una trincea della Grande Guerra. La partecipazione è aperta a tutti ed è libera. La caserma si trova in via San Rocco, al 180, Udine.

Nell’ambito delle celebrazioni per il centenario della Prima Guerra Mondiale è stata anche allestita una mostra fotografica grazie alla collaborazione con il Museo della Guerra Fredda di Chiusaforte. Cosa si può imparare durante la visita? Le capacità di intervento dei militari per esigenze pubbliche, per calamità di tutti i tipi, e come vengono usate le macchine per movimento terra, i mezzi da cantiere e i mezzi mobili campali.

I militari del 3° Reggimento Genio Guastatori si cimenteranno infine anche in una dimostrazione delle capacità operative dell’Esercito Italiano, con esibizioni di unità speciali in particolari settori d’intervento come quello del disinnesco di ordigni esplosivi improvvisati, Ied, ovvero l'Improvised Explosive Device, e lo sminamento.

Si potrà assistere a una dimostrazione di difesa personale con tecniche militari e partecipare a una simulazione di tiro con sistemi d’arma tipo soft-air su sagome mobili. Il Reggimento è attualmente impegnato nell’Operazione Strade Sicure in supporto alle forze dell’ordine a Verona, con alcuni assetti specialistici nell’Operazione Prima Parthica, in supporto alle forze armate irachene e in Libano in base agli obiettivi fissati dall’Onu con la risoluzione 1701.

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