Ormai è diventato la mascotte del quartiere a tutti gli effetti, il gallo “Mariuti” (o “Marielo”), che da almeno 10 mesi scorrazza liberamente in via Marangoni, dove di punto in bianco, un bel giorno, si è accasato nell’edificio disabitato che un tempo ospitava il dipartimento di Scienze degli alimenti dell’Università (ma oggi è di un privato). Una novità inedita per una strada a ridosso del centro storico (peraltro anche molto trafficata), con vista sul palazzetto Benedetti, abituata più a cagnolini e micetti che ad animali da cortile dal cipiglio indomito. Ma ora il «signor gallo», come lo hanno ribattezzato alcuni suoi sostenitori (che la scorsa primavera avevano anche appeso al portone della sua “dimora” un cartello esplicativo: «Aquì vive Mariello. Longue vie a Mariello. Vive Mariuti il Gjal», con tanto di disegno accompagnato da un cuoricino) potrebbe trovarsi sotto sfratto. Il condizionale è d’obbligo perché il progettista, che si accinge a cominciare i lavori di riqualificazione dell’ex sede universitaria abbandonata eletta a residenza dal gallo, al volatile si è anche affezionato. Ma certo, con un cantiere in corso, per il pennuto le cose potrebbero farsi più complicate di adesso. E, difatti, nei giorni scorsi già è partito il tam tam on line fra i fan di Mariuti e altri zoofili.
IL TAM TAM
Qualcuno si è preso la briga di lanciare un «appello al buon cuore di qualcuno che abbia la possibilità di trovare un posto per il mitico Gallo, che non ha più un posto dove stare».
E più di qualcuno che si è offerto c’è stato, ma il gallo non pare avere alcuna intenzione di farsi catturare, visto che «ci sono stati quattro tentativi senza esito positivo», come si legge sui social. Sia come sia, ieri pomeriggio Mariuti era ancora in via Marangoni, dall’altra parte della strada rispetto alla sua dimora, all’altezza di un condominio, dove razzola volentieri fra le aiuole, passando il suo tempo (pare) con qualche colombo di passaggio, nutrito da plotoni di udinesi sensibili che si sono affezionati al pennuto. Così è riuscito a trascorrere senza fare un plissè anche il periodo in cui gli operai hanno lavorato per ripulire dalla vegetazione l’area dell’ex sede universitaria, in preparazione ai lavori che si annunciano imminenti. «Abbiamo pulito il cantiere - spiega il progettista Luigi Toller -. Il cantiere per la realizzazione di residenze dovrebbe partire nei prossimi giorni entro gennaio. Ormai il gallo durante il giorno sta dall’altra parte della strada, con colombi e cani: ormai il quartiere lo ha adottato. Il suo habitat è quello. Nessuno è riuscito a catturarlo. Ci avevano provato anche gli agenti della Polizia locale all’inizio, quando qualcuno aveva protestato perché disturbato dai suoi chicchirichì nel cuore della notte. Non è facile prenderlo». Cosa succederà ora che inizierà il cantiere? «Si abituerà o si sposterà da qualche altra parte. Abbiamo lasciato due grosse piante: credo che tuttora la notte vada a dormire lassù». Anche l’assessore Alessandro Ciani, che si era interessato del caso, tende a pensare che «ormai il gallo si sia ambientato».