La giunta Fedriga apre il portafoglio. Pronti altri 10 milioni per la salute

Giovedì 27 Settembre 2018
La giunta Fedriga apre il portafoglio. Pronti altri 10 milioni per la salute
La giunta regionale guidata dal presidente Massimiliano Fedriga rompe lo steccato e, nonostante non pare vi sia ancora certezza che Roma abbuoni i 20,6 milioni che il Friuli Venezia Giulia dovrebbe dare quest'anno allo Stato per compartecipare alle spese della sanità nazionale, tirerà fuori dal cassetto quei 10 milioni che a luglio aveva accantonato durante l'assestamento di bilancio per tale finalità. L'intendimento è di rimetterli a disposizione dei cittadini della regione. La decisione politica è già maturata e ora sarebbero in corso gli studi per trovare la modalità più appropriata di rimettere in circolazione le risorse. Secondo alcuni, e ciò è filtrato anche ieri dagli ambienti Pd durante la presentazione delle proposte per la prossima legge di Bilancio, il governo regionale potrebbe muoversi con un disegno di legge, ma il rischio sarebbe di non rendere spendibili le risorse entro l'anno s olare attuale, come ha interpretato il capogruppo dei Dem, Sergio Bolzonello. Secondo altri, però, potrebbe anche accadere che questi 10 milioni diventino parte del mini assestamento che la Regione si appresta a fare a novembre, date le norme che impongono questa procedura per recuperare eventuali fondi non spesi nel corso dell'anno sulle programmazioni previste e rimetterli in gioco, spendendoli entro la fine dell'anno. La compartecipazione del Friuli Venezia Giulia al Fondo sanitario regionale è stato sancito da una recente sentenza della Corte costituzionale, che ha così sancito la legittimità di provvedimenti normativi presi dallo Stato l'anno scorso e che hanno fissato in 20,6 milioni la partecipazione per quest'anno e cifre ancora superiori per gli anni avvenire. «Ci paghiamo da soli la nostra sanità, mi sembra una follia dire che dobbiamo compartecipare, dare dei soldi per il Fondo sanitario nazionale», aveva commentato il presidente della Regione Fedriga già a giugno, mettendo la questione sul tavolo della trattativa che ha in corso con il governo per la revisione complessiva dei Patti finanziari. Una presa di posizione che è stata calmierata a luglio con l'accantonamento prudenziale di una parte delle risorse, ma che ora sarebbe tornata predominante, tanto da stabilire che quei soldi devono essere rimessi a disposizione dei cittadini del Friuli Venezia Giulia. Non è dato ancora sapere se ciò discenda da un'evoluzione nelle trattative o se piuttosto si tirino le conseguenze rispetto alle considerazioni che il presidente aveva già fatto una volta saputa la sentenza della Consulta. Del resto neppure lo Stato ha ancora rispedito al Friuli Venezia Giulia il di più che ha incassato sull'extragettito Imu dei Comuni e che la Corte costituzionale ha sentenziato di restituire. Una sorta di parità, se non nelle cifre, nel comportamento.
A.L.
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