Foibe, sfregio alla memoria di Norma Cossetto a Udine: cartello stradale abbattuto

Giovedì 10 Febbraio 2022 di Camilla De Mori
Il cartello del piazzale intitolato a Norma Cossetto abbattuto a Udine
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UDINE - Uno sfregio alla memoria di Norma Cossetto, a pochi giorni dall’intitolazione di una rotonda a lei dedicata nel quartiere di Sant’Osvaldo.

Così il sindaco di Udine interpreta l’abbattimento del palo della segnaletica che riporta il nome della studentessa istriana torturata, violentata e gettata in una foiba nel 1943. «Non c’è stato nemmeno il tempo per celebrare la cerimonia di intitolazione della rotonda, che già la violenza di una certa parte politica, che magari osa anche definirsi democratica, si è manifestata con l’abbattimento del palo», dice il primo cittadino.


LA SCOPERTA


Come spiega il sindaco, la segnalazione è arrivata martedì e «subito è intervenuta la Polizia locale. Il palo è stato subito ripristinato, in vista dell’intitolazione prevista venerdì alle 11.30». Lui ha pochi dubbi sul fatto che si sia trattato di un atto voluto: «Il palo è stato piegato alla base. Una macchina, il colpo, lo avrebbe dato a metà. È stato piegato con la mano». Purtroppo «in quella zona non ci sono telecamere». Ma il sindaco si augura comunque «che i responsabili di questo ignobile gesto vengano individuati e puniti» e si aspetta «una condanna unanime da parte della politica». Secondo Fontanini gesti come questo rappresentano «i frutti del negazionismo». «Dispiace che qualcuno sia così intollerante nei confronti di questa povera donna, che ha patito cose molto brutte. Come si ricordano i partigiani che hanno subìto violenze, anche questa donna ha subìto violenze e anche lei va ricordata, non solo a Udine ma in tantissime città italiane che le hanno dedicato vie e piazze».
La proposta di intitolare la rotonda a Norma Cossetto era venuta, in commissione toponomastica, da Ugo Falcone. «Abbiamo approvato l’intitolazione nell’autunno scorso, a maggioranza, con il voto contrario di due membri, che dicevano che il nome di Cossetto si prestava a strumentalizzazioni politiche e che non aveva attinenza con la storia del Friuli. Ma, come ricordai allora, Norma Cossetto rappresenta un simbolo». Proprio per il valore simbolico della dedica anche Falcone trova l’abbattimento del palo che porta quel nome «un gesto ignobile. Dispiace che intitolazioni a persone defunte vengano strumentalizzate o prese di mira. Cossetto è il simbolo di quello che è stato fatto a tante donne».


I PRECEDENTI


Non è la prima volta che intorno al Giorno del Ricordo e ai suoi simboli si scatena la furia dei vandali. A metà gennaio 2020 nel parco “Martiri delle foibe” di via Bertaldia qualcuno aveva imbrattato la tabella toponomastica, scatenando anche la rabbia di Giorgia Meloni sui social. Ma già nel 2019 era stato danneggiato il cippo su cui è collocata la targa, erano state sradicate le piante e, a marzo era stata tracciata su un muro che affaccia sul parco la scritta “né vittime né martiri solo fascisti e spie” ed era stato sradicato il palo che riporta il nome dell’area verde.


LE REAZIONI


Per l’assessore regionale Pierpaolo Roberti «un gesto riprovevole che risulta, se possibile, ancora più vergognoso perché compiuto alla vigilia del Giorno». «Gentaglia che non imparerà mai nulla», commenta Walter Rizzetto (FdI). E anche il consigliere comunale Marco Valentini (FdI) parla di un «fatto gravissimo». «Ferma condanna» anche da parte della dem Eleonora Meloni (Pd), che aggiunge: «Questi teppisti si nutrono di falsa ideologia. Auspico che gli autori di questo vile atto vengano presto individuati».

Ultimo aggiornamento: 08:27 © RIPRODUZIONE RISERVATA
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