La burocrazia blocca le ferie dei tabaccai: categoria in rivolta

Venerdì 25 Giugno 2021 di Camilla De Mori
foto di repertorio

UDINE Tabaccai in subbuglio in Friuli.

Pietra dello scandalo la nuova modalità per richiedere le ferie, tutta on line tramite portale e identificativi digitali e non più cartacea (o via Pec) come avveniva sinora, comunicata sul filo di lana dai Monopoli (e peraltro con valore retroattivo) per giunta a poche settimane dall'inizio delle vacanze che per molti operatori friulani si concentrano proprio fra luglio e agosto. Il tutto, ciliegina sulla torta, dopo l'annus horribilis del covid in cui i tabacchi sono stati fra le attività essenziali sempre aperte.


LA FEDERAZIONE

La parola più utilizzata dai tabaccai è «farraginosa», per definire la nuova procedura. E non solo perché non tutti hanno grande dimestichezza con gli strumenti digitali, ma anche per la complessità degli adempimenti necessari. Tanto che a Udine c'è anche chi ha preferito pagare un tecnico per fargli fare il lavoro al posto suo, pur di riuscire a ritagliarsi una settimana di vacanza. Mentre prima di questa rivoluzione digitale bastava andare da due colleghi vicini, chiedere la loro disponibilità a fare la sostituzione nel periodo di ferie e prendere la firma, facendosi mettere il timbro sul modulo cartaceo per poi inviare il fax a chi di dovere, adesso il meccanismo è più articolato. Come spiegano alla Fit di Udine, «per inoltrare la domanda di ferie bisogna entrare nel sito dei Monopoli con lo Spid, che non tutti hanno, e indicare il nome di un collega che possa fare la sostituzione, che deve confermare la disponibilità attraverso il portale. Molti non sono così avvezzi e il sito è abbastanza complesso». La comunicazione è arrivata a fine maggio, proprio a ridosso delle ferie. Molti si sono lamentati del poco preavviso, soprattutto perché le istanze «vanno presentate almeno dieci giorni prima» del periodo di vacanza, tanto che alla Fit consigliano «di muoversi anche 20-30 giorni prima» per districarsi nella giungla digitale.


REAZIONI

«L'antico detto dice che la gatta frettolosa fa i gattini ciechi - commenta il presidente Fit di Udine Carlo Bianco, titolare di una tabaccheria a Muzzana -. L'Agenzia dei Monopoli vuole che le ferie vengano comunicate in modo telematico, ma ci sono stati dei problemi. Il sistema messo in piedi, non essendo collaudato e neanche testato bene, ha portato a queste conseguenze. La Federazione si sta attivando per far andare in ferie tutti quelli che lo desiderano nei prossimi due mesi. In Friuli, infatti, il tabaccaio il più delle volte è anche giornalaio e quindi vanno a scavalco con le chiusure delle edicole. Quindi la gran parte fa ferie a luglio e agosto. La comunicazione della nuova modalità è arrivata a fine maggio».
Bianco, che confida che «a giorni si sbloccherà tutto», non può fare a meno di notare che «il sistema purtroppo è farraginoso. Oltre a doversi dotare di Spid per accedere, bisogna anche aspettare la risposta del collega sostituto, che a sua volta deve presentarla in via telematica. Se lui non ha lo Spid, bisogna prenderlo per mano e coadiuvarlo. Le modalità digitali non sono semplici per tutti. Ma questa è l'Italia. Si fanno le piste e poi non si sa che macchina usare e se ci sono i piloti». È vero che «la comunicazione è arrivata dai Monopoli il 24 maggio e la novità scattava dal 20, ma non è la prima volta che l'Agenzia applica dei regolamenti in modo retroattivo. Dicono: Le cose vanno fatte così e basta. Devono andare così e si salvi chi può». La novità, in regione, riguarda «1.168 tabaccai, di cui oltre 500 in provincia di Udine», «all'80-90% iscritti alla Fit».


I TABACCAI

In questi giorni è tutta una corsa a farsi lo Spid, anche con il riconoscimento in Posta: non solo per chi vuole andare in vacanza, ma anche per chi farà da sostituto. «Un caos - dicono al Daily Shop di largo dei Pecile a Udine -. Non ce lo meritavamo dopo aver tenuto sempre aperto durante la pandemia. Tanti non riusciranno neanche ad andare in ferie se non troveranno qualcuno a cui appoggiarsi. Noi per fortuna siamo riusciti a fare tutta la procedura ma abbiamo dovuto pagare una persona perché si mettesse al pc e facesse tutto per conto nostro: ci ha messo quasi due ore per capire il sistema. Per luglio abbiamo combinato. Ma per agosto il sito non dava la disponibilità di nessuno per la sostituzione e degli altri tabaccai vicini nessuno sapeva come fare». Livio Fiorica, dallo storico tabacchino di via Canciani, se l'è cavata per il rotto della cuffia: «Senza saperlo, avevo inoltrato la domanda il 20 maggio per fortuna con il vecchio metodo ed è stata accettata. La nuova procedura è complicata. Mentre prima bastava prendere la firma di due tabaccai vicini, oggi bisogna fare domanda sul portale. Uno che non ha lo Spid deve farselo, ma deve anche segnalare un altro tabaccaio sostituto che per dare il suo assenso deve avere lo Spid e connettersi al sito per dare l'ok. Un delirio».
 

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