I fanali artigianali "made in Carnia" gioielli nelle auto di super lusso

Giovedì 18 Aprile 2019 di Elena Viotto
Alcuni modelli di auto che montano fanali B.Eng
UDINE - Sono dei piccoli gioielli dal design esclusivo, forgiati a mano artigianalmente, dotati delle ultime tecnologie e perfettamente omologati. I fanali realizzati dalla B.Eng srl di Tolmezzo vestono super car d'alta gamma: Ferrari, Lamborghini, Pagani e Mc Laren, solo per citare alcuni dei marchi di lusso che installano i prodotti made in Carnia. Una delle loro creazioni è finita persino su un veicolo creato su misura, un Pagani da 4,5 milioni di euro da consegnare rigorosamente senza liquidi, perché destinato a essere appeso come un arazzo sul muro di casa di un collezionista miliardario. 

L'ECCELLENZA La strana commessa è stata raccontata in un incontro all'Ansa del Friuli Venezia Giulia da Matteo Bearzi che nel 2004 ha fondato l'azienda insieme al padre Giovannino, presidente della ditta, e al fratello Elvis. Ex dipendenti dell'allora Seima, l'attuale Automotive Lighting di Tolmezzo, decisero di mettersi in proprio e di percorrere un settore di nicchia, spiega Matteo Bearzi. La scelta si è rivelata vincente. Insediata nel Carnia Industrial Park di Tolmezzo, l'azienda impiega 12 dipendenti, oltre ai tre amministratori, e fattura circa 3 milioni di euro all'anno. «Produciamo un kit di fanali per auto al giorno - racconta ancora Bearzi - tutto artigianalmente». Pezzi unici creati su misura in base alle precise richieste dei clienti. «Lavoriamo per i grossi marchi di lusso», conferma il titolare. Destinatari finali sono però sceicchi degli Emirati Arabi e miliardari di Nord America, Inghilterra e Sud Est asiatico. 

COLLEZIONISTI Appassionati di auto con le idee molto chiare. «Creiamo i fanali sulla base delle loro specifiche richieste racconta ancora Matteo Bearzi -. In genere sono richieste di design particolare per la forma e il colore. Ci arrivano richieste particolari anche di sorgenti luminose, effetti e giochi di luce che in una vettura di serie non si trovano. Li creiamo sempre con un occhio di riguardo all'omologazione; spesso per questo ci provengono richieste irrealizzabili, ma riusciamo a convincere il cliente a rispettare i criteri per l'omologazione». Per creare i pezzi unici ci vogliono «da uno a due anni di lavoro, in base alla complessità del dispositivo» di cui la B.Eng cura lo sviluppo meccanico e ottico, l'elettronica e l'assemblaggio e realizza l'attrezzatura per produrre pezzi plastici. Tre, invece, i mesi di lavoro necessari per realizzare i prototipi per le fiere, altro settore di cui si occupa l'azienda tolmezzina.
 
Ultimo aggiornamento: 16:23 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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