UDINE - Abbattimento dei costi sostenuti dalle famiglie per centri estivi e baby sitting: la Regione investe quest'anno quasi 2 milioni, dando così risposta alle oltre 6mila domande, il doppio rispetto all'anno scorso. Sono i numeri contenuti nella delibera approvata ieri dalla giunta, su proposta dell'assessore alla Famiglia, Alessia Rosolen.
L'anno scorso le domande pervenute erano state 2.391, per complessivi 655.735 euro di contributi. Quest'anno le richieste sono arrivate a 6.232, per le quali c'è una copertura finanziaria di un milione 665.810 euro, cui si aggiungono una quota da trasferire ai Comuni come ristoro per i costi di gestione sostenuti per l'esercizio delle funzioni delegate, così che l'investimento regionale complessivo arriva a quasi 2 milioni. I beneficiari del provvedimento sono le famiglie che fruiscono della Carta famiglia. Nel nucleo almeno uno dei genitori è residente in Fvg da 24 mesi e l'Isee familiare per l'anno 2021 deve essere uguale o inferiore a 30mila euro. Il contributo sostiene i costi per le attività di carattere educativo e ludico-sportivo dei figli tra i 3 e i 14 anni e i costi per il baby sitting per i minori dai 3 ai 12 anni. L'importo del beneficio varia da 150 a 575 euro, a seconda della numerosità del nucleo famigliare.
COOPERATIVE
Ulteriore passo per il ristoro regionale ai soci danneggiati dal crac delle Cooperative operai di Trieste e della Coopca. La giunta ieri, infatti, su proposta dell'assessore alle Finanze Barbara Zilli ha approvato uno schema di convenzione in cui si delegano le Camere di Commercio di Udine e Pordenone e della Venezia Giulia alla gestione dei provvedimenti amministrativi per la concessione ed erogazione dei ristori. La previsione è che si giungerà «alla concessione e all'erogazione dei ristori entro la prossima primavera», ha spiegato Zilli. Dopo la pubblicazione dell'avviso il prossimo 15 novembre, dovrà esserci il tempo per la raccolta delle domande e le istruttorie.
FISCO
Per intervenire sui tributi locali, ma anche per avere preventivamente contezza degli impatti che la fiscalità statale può avere su quella locale, la Regione ha deciso di stringere un protocollo d'intesa per una collaborazione con le Province di Trento e Bolzano, anch'esse realtà speciali e, quindi, in grado di poter offrire esperienze per un utile confronto. A seguito della decisione assunta, il Tavolo tecnico già istituito dalla giunta a luglio, che si svilupperà in un'azione di concertazione con i portatori di interesse, ora potrà essere integrato con referenti tecnici delle due Province autonome. «Collaboriamo con Trento e Bolzano sui tributi locali, in particolare quelli di natura immobiliare anche in relazione agli impatti sul sistema della finanza locale ha spiegato l'assessore di riferimento, Pierpaolo Roberti -. La sinergia non è solo tecnica ma ha un forte valore politico, perché puntiamo a presentarci d'innanzi allo Stato come interlocutori associati». Il protocollo prevede, infatti, oltre alla consultazione, la reciproca inclusione negli organismi di partecipazione e il confronto per monitorare gli impatti delle politiche statali sulla finanza locale, trovando soluzioni che evitino i contenziosi davanti alla Corte costituzionale.