Dalla Fondazione Friuli un fondo da 300mila euro per le famiglie in difficoltà

Contro il carovita, non una forma di assistenza, ma un accompagnamento per rimettere in equilibrio il proprio bilancio e far fronte alle esigenze primarie

Mercoledì 30 Novembre 2022
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UDINE - Per le famiglie friulane schiacciate dalla crisi energetica e dall'impennata dei prezzi è in arrivo un aiuto pratico e immediato. Non una forma di assistenza, ma uno strumento per riportare il bilancio familiare a un livello di sostenibilità. È stato sottoscritto questa mattina, mercoledì 30 novembre, il protocollo d'intesa tra Fondazione Friuli, presieduta da Giuseppe Morandini, e Intesa Sanpaolo, che hanno affidato un fondo da 300mila euro alle Caritas diocesane di Udine e di Concordia-Pordenone, guidate rispettivamente da don Luigi Gloazzo e Andrea Barachino.

Alla firma del protocollo anche i due prefetti di Udine e Pordenone, Massimo Marchesiello e Domenico Lione, che si sono attivati per la sua stipula. L’iniziativa riveste particolare importanza anche perché vede la collaborazione di due Prefetture sullo stesso progetto.

Caro bollette, per le famiglie friulane in arrivo sostegno

«Questo sostegno si aggiunge e si integra a quanto stiamo già facendo sia noi sia le Caritas – ha spiegato il presidente della Fondazione Friuli Morandini – si tratta di un accompagnamento economico finalizzato a rimettere in equilibrio e quindi rendere nuovamente sostenibile il bilancio di quelle famiglie più colpite dall’impennata dei prezzi e che da una condizione dignitosa rischiano oggi di essere trascinati in situazioni di povertà reale».

Saranno direttamente le Caritas a individuare le situazioni di disagio economico e a intervenire con l’erogazione di somme che potranno servire al pagamento delle bollette, all’acquisto di strumenti per il risparmio energetico, all’acquisto di alimenti, al pagamento dell’affitto e delle spese connesse all’attività lavorativa (biglietto mezzi pubblici, assicurazione e riparazione auto), come anche a forme di microcredito.

È un’esigenza già evidenziata dal Tavolo di confronto sui prezzi dei beni di prima necessità istituto dalla Prefettura di Udine e a cui partecipano le associazioni dei consumatori, le categorie economiche e le organizzazioni del Terzo Settore, tra cui le stesse Caritas.

Luigi Gloazzo: «Presenti sul territorio anche con centri di ascolto e volontariato»

«Mettiamo a disposizione la capillarità della nostra presenza sul territorio attraverso i centri di ascolto e il volontariato organizzato – ha chiarito il direttore della Caritas di Udine don Luigi Gloazzo -. Gli interventi che realizzeremo grazie al sostegno della Fondazione Friuli saranno indirizzati a coloro che si sono finora arrangiati, perché hanno energia e magari anche un proprio lavoro, ma che l’eccezionalità dei rincari rischia ora di gettare nella povertà strutturale».

«Vorremmo che questa iniziativa – ha aggiunto il direttore della Caritas di Pordenone Barachino – possa anche stimolare la riflessione su un tema più ampio, che è quello del modello di consumo e del risparmio in un’ottica di difesa dell’ambiente».

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